Fao: gli sprechi alimentari valgono 750 miliardi di dollari

Ho letto il Rapporto della Fao, appena presentato a Roma con il titolo “Le conseguenze ambientali dello spreco di prodotti alimentari”, e sono rimasto impressionato da due numeri. Il primo riguarda il costo complessivo di questo spreco: 750 miliardi di dollari all’anno, un valore pari al prodotto interno lordo di due paesi avanzati come la […]

allarme cibo ne sprechiamo una quantita pari a 750 miliardi di dollari

Ho letto il Rapporto della Fao, appena presentato a Roma con il titolo “Le conseguenze ambientali dello spreco di prodotti alimentari”, e sono rimasto impressionato da due numeri. Il primo riguarda il costo complessivo di questo spreco: 750 miliardi di dollari all’anno, un valore pari al prodotto interno lordo di due paesi avanzati come la Turchia e la Svizzera messi insieme.

Il secondo dato si riferisce invece all’impatto ambientale: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato, il nostro peccato di popoli opulenti e indifferenti, hanno un impatto sull’ambiente pari a 3,3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Ricapitolando, siamo nel cuore delle contraddizioni del mondo globalizzato. Da un lato un miliardo di persone soffrono la fame ( e aumentano), dall’altro versante sprechiamo più cibo di quello che basterebbe per sfamare tutti e inquiniamo il pianeta. Un bel danno.

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La catena dello spreco alimentare non ha limiti, e questo è un altro elemento che viene fuori dall’indagine della Fao. Si parte con l’agricoltura poco efficiente (il 28 per cento del suolo agricolo mondiale è utilizzato per produrre cibo che poi viene sprecato), specie nei Paesi meno sviluppati ed a corto di moderne tecnologie, e si passa per la rete di distribuzione, dove circa il 15 per cento del cibo finisce nella spazzatura, pur essendo ancora perfettamente commestibile. È lo spreco al quale possiamo assistere dando uno sguardo, la mattina presto, ai rifiuti di un supermercato o di un negozio alimentare, anche una semplice panetteria. Infine, abbiamo lo scandalo dello spreco di cibo a tavola, nelle nostre case, tutti i giorni.

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Anche noi italiani. Nel Belpaese, infatti, in media ogni anno gettiamo nei bidoni dell’immondizia qualcosa come 5 tonnellate di cibo che non riusciamo a smaltire. L’unica notizia confortante, e qui la fonte è la Coldiretti, riguarda il fatto che lo spreco alimentare domestico in Italia negli ultimi cinque anni è diminuito di circa il 25 per cento. Un ottimo risultato, effetto sicuramente della Grande Crisi e dei nuovi comportamenti degli italiani. Facciamo più attenzione alla spesa, evitiamo gli acquisti compulsivi, e lentamente stiamo scoprendo i piaceri della cucina degli avanzi, che all’inizio sembrava quasi un gioco di società.

Stiamo dimostrando, insomma, che si può non sprecare, con gesti semplici ed efficaci, con piccole abitudini che non costano alcuna fatica e possono dare eccellenti risultati. E stiamo capendo il fatto che ridurre lo spreco di cibo è anche un modo per scoprire l’esistenza dell’altro, di chi non riesce a mettere a tavola neanche un pasto al giorno. Vi sembra poco?

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