Paesi più felici del mondo: perché l’Italia è solo al quarantesimo posto

In testa sempre Finlandia, Danimarca e Islanda. Scende l'America e salgono il Messico e il Costa Rica. Una classifica che non è la Bibbia, ma aiuta a capire molte cose

classifica paesi piu felici del mondo

Ci sono classifiche internazionali che provengono da fonti molto qualificate, toccano temi centrali della nostra vita e della nostra convivenza, ma comunque non sono la Bibbia e vanno prese con il beneficio dell’inventario, anche se sono preziose per capire alcune tendenze. Un caso di scuola è la classifica redatta ogni anno dall’Onu, intitolata World Happiness Report, per misurare il livello di felicità in tutti i paesi del mondo.

Prima di andare a vedere da vicino la classifica del 2025, e fare qualche confronto con l’anno precedente, ricordiamo i parametri con i quali viene misurato l’indice della felicità-benessere delle nazioni esaminate: non solo il reddito pro-capite e la ricchezza complessiva di un Paese, ma anche i livelli di salute, coesione sociale, senso della comunità ,relazioni umane, fiducia nelle istituzioni e nel futuro. Fattori determinanti per misurare la qualità della vita di un popolo e il suo reale benessere. Elementi che, secondo la valutazione di fonte Onu, vedono l’Italia soltanto in 40esima posizione.

La classifica mondiale della felicità

Sulla base dei parametri indicati, questa è la classifica dei 10 paesi più felici del mondo, secondo il World Happiness Report 2025.

  • Finlandia
  • Danimarca
  • Islanda
  • Svezia
  • Paesi Bassi
  • Costa Rica
  • Norvegia
  • Israele
  • Lussemburgo
  • Messico

Guardando la classifica, e confrontandola con quella del 2024, ci sono alcune conferme e importanti novità. Nel primo caso, i paesi del Nord Europa, a partire dalla Finlandia, sono sempre ai primissimi posti della classifica. Tra le novità, invece, abbiamo l’arrivo del Costa Rica al sesto posto e l’ingresso nella top ten del Messico.

Scivolano verso il basso, e non di poco, l’America, arrivata solo al 24esimo posto, e la Gran Bretagna (23esimo posto), mentre in fondo alla classifica ci sono paesi martoriati dalla guerra e dalla fame, come Afghanistan, Sierra Leone e Libano.

La posizione dell’Italia

Nella classifica, l’Italia sale di un posto rispetto al 2024, ma resta pur sempre lontanissima da una posizione nella top ten: siamo quarantesimi. Prima di noi ci sono paesi non certo famosi nel mondo per il loro benessere economico (l’Italia, ricordiamolo, comunque fa parte del G7) e sociale, come la Serbia. El Salvador, l’Estonia.

Come mai siamo così in basso nella classifica? Prima di rispondere alla domanda, ripeto la premessa: si tratta di una classifica che va presa con le pinze, e va invece considerata molto indicativa per alcuni fenomeni che sottintende. Nel caso dell’Italia, nessuno può negare che si tratta di un Paese con un’alta qualità della vita, dove tante persone, non solo i disperati profughi e migranti, sognano di vivere. Ma abbiamo anche una serie di problemi, e di sprechi, che ci fanno precipitare in questa classifica, e ci portano lontano dai 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 sullo Sviluppo sostenibile.

Per esempio: un ascensore sociale da anni bloccato, un disagio giovanile (sia per il lavoro, sia per la sfiducia nelle istituzioni, nella vita pubblica, nella politica), la corruzione e l’evasione fiscale molto diffuse, uno scarsissimo senso delle istituzioni, l’abisso che separa stipendi e pensioni sulla base del genere (donne e uomini), l’aumento delle diseguaglianze rispetto all’accesso a servizi essenziali come la sanità pubblica. Sono questi gli elementi sui quali vale la pena riflettere, più che guardare, con una punta di invidia e con qualche perplessità, l’elenco dei primi 10 paesi al mondo per benessere-felicità.

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