Come evitare la febbre

Attenzione agli sbalzi di temperatura, specie quando uscite da ambienti caldi. Bevete spesso acqua, agrumi e tisane. E privilegiate frutta e verdura

come evitare la febbre le regole giuste dentro e fuori casa

La febbre è più di una possibilità, quando le temperature si abbassano e scatta l’effetto epidemia. Ma non per questo bisogna subito spaventarsi, e sprecare soldi con l’immediato ricorso ai farmaci. A partire dalla temperatura che indica davvero la febbre: tra 37,2 e 37,7 è ancora un’ipotesi, dal 37,7 in poi è sicuramente febbre.

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Sintomi dell’influenza stagionale

In ogni caso, per evitare la febbre e avere poi il problema di curarla, premesso che si tratta di un sintomo (per esempio della presenza di un’infezione), più che di una malattia vera e propria, ecco i consigli, semplici e pratici. Ispirati all’idea di giocare d’anticipo, come in una qualsiasi forma di prevenzione.

Come evitare la febbre in estate

La febbre colpisce in tutte le stagioni, anche se con le basse temperature i rischi aumentano. Ma anche in estate la febbre può arrivare e diventa più complicato affrontarla, considerando il caldo, la sudorazione e la fatica di stare in casa, a riposo. La febbre estiva, oltre che da un normale virus, può colpire anche per un’eccessiva esposizione al sole senza l’adeguata protezione, nelle ore più calde della giornata. Sia al mare sia in montagna. La febbre estiva arriva anche perl’aria condizionata, per sbalzi di temperatura troppo frequenti e intensi, per l’eccessiva sudorazione. Il primo ed essenziale rimedio è il riposo, con una buona idratazione, pasti leggeri, e, se necessario un fazzoletto bagnato con acqua molto fredda o con il ghiaccio, in alcune parti del corpo: polsi, caviglie, fronte.

Come non prendere la febbre in inverno

Per cominciare, è importante una buona regolazione del riscaldamento domestico. Per evitare che l’aria diventi secca è necessario impostare la temperatura tra i 19 e i 22°C e mantenere nell’ambiente un giusto grado di umidificazione utilizzando gli appositi contenitori per acqua da apporre sui termosifoni.

  • Cercate di ridurre al minimo gli spifferi di porte e finestre e ricordate di spegnere sempre eventuali termocoperte e scaldaletto prima di andare a dormire.
  • Controllate lo stato dell’impianto di riscaldamento in modo da eliminare il rischio di intossicazioni da monossido di carbonio.

È inoltre importantissimo proteggersi dal freddo soprattutto fuori casa:

  • Innanzitutto, se possibile, limitate le uscite durante le ore più fredde della giornata, soprattutto al mattino presto e durante la sera. Questo accorgimento riguarda in particolare anziani, neonati, bambini piccoli e malati cronici: le persone più suscettibili agli effetti delle basse temperature.
  • Scegliete un abbigliamento adeguato senza mai dimenticare guanti, sciarpa e copricapo e se possibile vestitevi a strati cercando di privilegiare giacconi e cappotti impermeabili contro acqua, vento e neve. Fate attenzione all’abbigliamento soprattutto quando si passa da un ambiente riscaldato ad uno freddo e viceversa.

Come si fa a non farsi venire la febbre?

Per evitare i rischi della febbre e di temperature che portano poi all’influenza , oltre che curare l’igiene del corpo per esempio lavandosi spesso e bene le mani, è molto importante anche l’alimentazione. Con accorgimenti davvero semplici
  • Ricordate che il grande freddo si combatte anche a tavola. Durante i mesi freddi l’organismo ha bisogno di assumere una quantità maggiore di energia rispetto agli altri periodi ma non bisogna esagerare nell’introdurre cibi più calorici o in maggiore quantità. L’aumento deve essere contenuto entro il 10 per cento delle calorie necessarie altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi a fine inverno con qualche chilo in più senza alcun vantaggio per la salute.
  • Privilegiate frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali preziosi per l’organismo e bevande calde come tè, tisane o spremute d’arancia. E innanzitutto bevete a volontà, dall’acqua naturale alle tisane.
  • Non fatevi mancare inoltre la pasta, la carne e il pesce, tutti alimenti necessari per garantire il giusto apporto di proteine e indispensabili per l’organismo perché forniscono calore ed energia. Ma mangiate solo e sempre quando ne avete voglia: non cedete alla falsa leggenda del cibo “comunque”, come indicatore di benessere.
  • Cercate infine di evitare alcolici e superalcolici che possono causare un’eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo favorendo l’insorgere  di ipotermia.

Quando la febbre è alta

Premesso che la febbre è un sintomo e non una malattia, per capire bene le diverse gradazioni e come affrontarla, fidiamoci delle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La temperatura corporea regolare è attorno ai 37 gradi e durante il giorno oscilla dai 36 ai 37,2 gradi. Se non si superano i 38 gradi possiamo parlare di febbricola, mentre tra 38 e 38,5 entriamo nel range della febbre lieve che diventa moderata fino a 39 gradi. Dopo, tra i 39 e i 39,5 gradi c’è il livello della febbre elevata, e se si supera questa soglia si entra nell’universo dell’iperpiressia. Sulla base di questa scala, si considera febbre alta quella compresa tra i 38,5 e i 40 gradi.

Cause della febbre alta

Le cause più frequenti della febbre alta sono le seguenti:

  • Infezioni virali e\o batteriche
  • Patologie neoplastiche
  • Patologie infiammatorie
  • Lesioni e\o ustioni
  • Effetto di un intervento chirurgico
  • Uso di alcuni farmaci

In ogni caso, la febbre alta non si affronta con metodi fai-da-te o consultando il Dr. Google: bisogna sempre e comunque consultare il medico, evitando sprechi con l’uso non necessario di antibiotici.

Quando serve il pronto soccorso per la febbre?

In genere la febbre rientra da sola, ha solo bisogno di fare il suo percorso naturale. E non è mai pericolosa, o tale da rappresentare un’urgenza da ospedale. Il vero pericolo è quando la febbre è legata a un processo infettivo che coinvolge uno o più organi. Per esempio, quando i polmoni non funzionano bene e si respira male; oppure quando i reni non garantiscono la necessaria produzione di urina. Se viene colpito il sistema nervoso, si può verificare uno stato confusionale.
In questi casi è bene recarsi in pronto soccorso, identificare l’origine della febbre e del processo in atto e lasciare al medico tutte le valutazione necessarie per un’immediata terapia.

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