Una lucetta rossa che paghiamo molto cara. Talvolta inconsapevolmente, per pura ignoranza, in altri casi per banale disattenzione. In ogni caso il costo dello spreco dello stand-by è davvero gigantesco. Sessanta miliardi di euro l’anno nel mondo, circa 80 euro per ogni famiglia italiana, 1 miliardo di litri di acqua che servono per produrre l’elettricità sprecata. Tutto per nulla. Ma andiamo con ordine. Vediamo che cosa è esattamente lo stand-by e come funziona. Quali sono i suoi costi. E quali i semplicissimi rimedi.
I conti più attendibili, fatti sulla base di misurazioni e controlli sul campo, dicono che questa distrazione, questa totale indifferenza nei confronti dello spreco, nelle case degli italiani che sono al mare o in montagna, soltanto per il mese di agosto costa 15 euro. Un vero record su base annuale, a conferma del fatto che diventiamo più spreconi proprio quando alcuni consumi elettrici, pensate all’uso del computer o alla tv, dovrebbero diminuire per effetto del tempo trascorso fuori casa e lontani dagli uffici. Il puntino rosso, apparentemente innocuo, in realtà comporta ancora consumi che poi paghiamo nelle bollette.
Lo standby è uno spreco molto diffuso nel mondo: nell’intero pianeta vale 60 miliardi di euro, nelle nostre bollette può significare un aggravio pari a circa il 10 per cento del costo complessivo, con una cifra pro- capite di circa 500 euro totali. Inoltre, l’energia così sprecata è anche un danno ambientale considerando le emissioni di CO2 che si potrebbero invece evitare.
Secondo il gruppo di ricerca eErg del Politecnico di Milano lasciare la cucina accesa comparta giornalmente questi consumi: frigorifero 480 Wh, stereo 197 Wh, computer e stampante 175 Wh, router per connettersi a Internet 108 Wh, DVD 94Wh. Allora perché facciamo questo clamoroso errore? Per tre motivi. Ignoranza: molte persone non sanno che lo standby non comporta la fine del consumo di elettricità, ma semplicemente la sua riduzione. Cattive abitudini: è esattamente come quando lasciamo le luci accese in casa prima di uscire. Uno stile di vita oggi molto meno difendibile che in passato. Infine, il terzo motivo è che le industrie produttrici di apparecchi elettrici ed elettronici non si sono ancora del tutto adeguate alla normativa dell’Unione europea che tende a ridurre questo tipo di spreco energetico. Con il risultato che il 35 per cento degli apparecchi venduti non ha l’eliminazione automatica dello standby prevista dalla legge. Ma in ogni caso, anche se non volete cambiare frigorifero o computer, potete fare una cosa molto semplice: acquistate una ciabatta e caricate qui la spina di più apparecchi. Basterà così schiacciare un solo tasto e saranno tutti spenti, senza standby, contemporaneamente. Un bel risparmio, vedrete, sulla bolletta energetica domestica.
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