Le 10 cascate più belle d’Italia

Dalla Lombardia alla Toscana, dalla Sicilia al Lazio, sono una più bella dell'altra. E si possono raggiungere facilmente

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Sono una più bella dell’altra, si possono visitare in vari momenti dell’anno, alcune sono facili da raggiungere, altre richiedono più sforzo. Scopriamo le 10 cascate più belle d’Italia, dove si trovano e perché vale assolutamente la pena vederle.

Cascate dell’Acquafraggia

Cascate Acquafraggia

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Le cascate dell’Acquafraggia si trovano in Lombardia, a Borgonuovo di Piuro, nella Val Bregaglia. Il loro nome deriva dal latino “acqua fracta”, ovvero “acqua spezzata”, formano infatti più cascate man mano che scendono dal pizzo di Lago. Quelle situate in basso sono considerate le più belle. Sono interessanti sia dal punto di vista paesaggistico che geologico ed è possibile visitarle grazie a un percorso attrezzato all’interno del parco. Per accedere è previsto il pagamento di un ticket.

Cascate delle Marmore

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Sono le cascate più alte d’Europa, si trovano nella Valnerina, poco distanti da Terni, e appartengono al Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il loro nome deriva dai sali di carbonato di calcio che si trovano sulle rocce, simili a marmo bianco. Le cascate sono visitabili: in loco ci sono un’area attrezzata con sentieri, un centro di educazionane ambientale e vari servizi.

Cascata della Gravina di Riggio

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La Cascata della Gravina di Riggio di Grottaglie, in provincia di Taranto, si può raggiungere tramite un’escursione guidata. In un paio di orette si arriva alla gravina, che è una specie di canyon scavato dalle acque. Le grotte affrescate riportano alcune delle pitture più antiche del Sud Italia, addirittura risalenti al X secolo d.C. La cascata che scende dalla gravina si forma (e può quindi essere ammirata) solo nei periodi piovosi.

Cascate di Lillaz

Cascata di Lillaz

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Passando alla Val D’Aosta troviamo, a Cogne, le famose Cascate di Lillaz, situate nel Parco Nazionale del Grande Paradiso. Le cascate sono formate dal torrente Urtier e presentano diversi salti rocciosi. La parte bassa è semplice da raggiungere, la parte alta è mediamente impervia, ma niente di impossibile. Il periodo dell’anno migliore per visitarle è la primavera.

Cascate di Molina

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In Veneto, a poca distanza da Verona, troviamo il Parco delle Cascate di Molina, che vale la pena visitare anche per il variegato paesaggio circostante, ricco di boschi, forre, dirupi. Percorrendo uno dei tre itinerari, suddivisi in percorso verde, rosso e nero, è possibile ammirare numerose cascate: quella preistorica, la cascata dell’orso, la cascata del tombolo, la cascata del marmittone e molte altre.

Cascata del Toce

Cascata Toce

 

 

 

 

 

 

 

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In Piemonte troviamo la cascata del Toce, anche chiamata La Frua, situata nel comune di Formazza e raggiungibile tramite un sentiero. Il salto è di ben 143 metri e la cascata, che è considerata una delle più belle delle Alpi, è utilizzata per la produzione di elettricità. La si può visitare solo in alcuni periodi dell’anno e in determinate fasce orarie, che è bene consultare prima di recarsi in loco.

Cascata del Liri

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Sull’isola del Liri, in Ciociaria, troviamo la Cascata del Liri, che è il nome del fiume da cui prende vita. Il fiume si biforca in due bracci formando due salti, la Cascata Grande (alta circa 27 metri) e la Cascata del Valcatoio. La particolarità è che la Cascata Grande si trova proprio nel centro storico, un’autentica rarità non solo in Italia ma nell’intera Europa.

Cascata del Marmarico

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E’ la cascata più alta della Calabria e dell’Appennino Meridionale, situata nel Parco Regionale delle Serre. Il suo nome deriva dalla parola “marmaricu”, che significa lento oppure pesante. E’ il fiume Stilaro a darle vita con un salto di 114 metri. La cascata è raggiungibile in diversi modi: si può partire dalla località Ferdinandea e proseguire a piedi per circa 2 ore oppure partire in fuoristrada da Bivongi e una volta giunti tra il Vallone Folea e Ruggiero, proseguire a piedi.

Cascata del Catafurco

Cascata del catafurco galati mamertino

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Nel Parco dei Nebrodi, vicino a Galati Mamertino, si trova la Cascata del Catafurco, formata dal torrente San Basilio. Si tratta di una cascata naturale che presenta, alla base, una cavità naturale scavata nella roccia, chiamata Marmitta dei Giganti, dove in estate è possibile fare il bagno. Il sentiero che permette di raggiungere la cascata è ben segnalato e di facile percorrenza.

Cascata del Sasso

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La Cascata del Sasso, chiamata anche Balza del Metauro, si trova nella Valle del Metauro, Marche, ed è formata dal fiume omonimo. E’ alta la bellezza di 12 metri e larga 60 metri. La cascata si trova nel borgo di Sant’Angelo in Vado e per raggiungerla bisogna attraversare una zona industriale con alcuni capannoni. Niente di troppo impegnativo!

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