10 magnifiche tradizioni di Natale nel mondo

Usanze del mondo più o meno conosciute, decisamente curiose. Dal cetriolo portafortuna ai meravigliosi presepi di Cracovia

tradizioni natale

Paese che vai, tradizione natalizia che trovi. Se pensate di conoscerle tutte, o gran parte, oggi potreste ricredervi.  Da Mari Lwyd ai krampus pre-natalizi, dal cetriolo che porta fortuna alla spettacolare “Noche de Rábanos” messicana, ecco 10 magnifiche (e curiose) tradizioni di Natale.

Mari Lwyd in Galles

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Image taken from the Chepstow Mari-Lwyd. Fonte: wikipedia

In alcuni villaggi del Galles, nel periodo compreso tra Natale e gennaio, per le strade vaga una strana figura chiamata Mari Lwyd. La testa è un teschio di cavallo da cui scendono lunghi nastri di vari colori intrecciati a foglie di alloro, addobbi e lucine, mentre l’abito è formato da un lungo lenzuolo bianco. Una leggenda racconta che in un antico passato una cavalla incinta venne scacciata dalla stalla, quando Maria vi giunse per partorire Gesù. Da allora vaga in cerca di un luogo in cui partorire, ma dato che non lo trova, nel periodo della natività si ripresenta di casa in casa in cerca di un adeguato riparo.

Cetriolo di Natale negli Stati Uniti

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Fonte: Wikipedia

In molti credono che sia una tradizione tedesca, ma in realtà l’addobbo natalizio a forma di cetriolo è più diffuso negli Usa, dove viene appeso all’albero per ultimo, ben nascosto alla vista. La prima persona che lo trova sarà fortunata tutto l’anno e infatti, come prima cosa, riceve un regalo in più!

Noche de Rábanos in Messico

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Fonte: Wikipedia

La Noche de Rábanos è una ricorrenza messicana diffusa nella zona di Oaxaca. Due frati spagnoli, verso la metà del 18esimo secolo, decisero di raccogliere alcuni ravanelli dalle forme irregolari e di venderli al mercatino di Natale come curiosità. Alcuni contadini provarono a intagliarli per creare delle eccentriche sculture, nella speranza di attirare più clienti. Fu così che si diffuse l’usanza di intagliare i ravanelli, le cui coltivazioni all’epoca erano particolarmente abbondanti. I ravanelli intagliati cominciarono a essere acquistati da un numero crescente di persone a scopo decorativo finché, il 23 dicembre 1897, non si decise di organizzare un vero e proprio concorso a tema, che ancora oggi in questa data premia le creazioni più belle.

I presepi di Cracovia

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Fonte: Wikipedia

Il primo giovedì di ogni dicembre Cracovia si riempie di presepi… e che presepi! Si chiamano “Szopki“, sono stati riconosciuti come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, e ricordano delle cattedrali in miniatura. Celebrano la natività e al tempo stesso rendono omaggio alla meravigliosa città polacca. Vengono realizzati sia da abili artigiani che da gente del posto che tramanda la tradizione in famiglia. Durante l’annuale Konkurs Krakowskich Szopek, i presepi vengono esposti in Piazza del Mercato e i più belli sono premiati.

Christmas Bird Count nel Nord America

Questa curiosa tradizione è nata nel 1900 quando un gruppo di ambientalisti ha deciso di dedicare il periodo compreso tra il 14 dicembre e il 5 gennaio di ogni anno al censimento dei volatili. Tutt’oggi sono moltissimi i volontari che in varie zone dell’America settentrionale si dedicano all’osservazione e alla raccolta di dati relativi agli uccelli locali, poi utilizzati nell’ambito della ricerca scientifica.

Karavaki in Grecia

Durante le festività natalizie in alcune isole e regioni costiere della Grecia ricorre l’usanza del “Karavaki”, che consiste nella decorazione delle barche a tema natalizio. La tradizione da un lato omaggia i marinai del paese, dall’altro simboleggia la navigazione verso la nuova vita, associata alla nascita di Gesù.

Krampus in Austria e nel Nord Italia

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Fonte: Wikipedia

I Krampus sono essere demoniaci che accompagnano San Nicola: intorno al 5 dicembre vagano per diversi paesi dell’Austria, della Baviera e della Svizzera, ma anche del Friuli e del Trentino, in cerca di bambini cattivi, facendo un gran chiasso con i loro rumorosi campanacci. Per fortuna San Nicolò li tiene a bada. Si tratta di una tradizione pre-natalizia che attira ogni anno moltissimi curiosi. Davvero spaventosa!

Jólasveinar in Islanda

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Fonte: Wikipedia

In Islanda di Babbo Natale non ne esiste soltanto uno ma addirittura 13, tutti figli della crudele orchessa Grýla. Si tratta di troll che portano i regali ai bambini dal 12 dicembre fino al 24 del mese per un totale di 13 regali. Li lasciano dentro una scarpa che va rigorosamente posizionata sul davanzale. Attenzione però, i bambini birbantelli al posto di dolciumi e altri doni, ricevono solo patate.

Colindă in Romania

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Fonte: Wikipedia

Le cosiddette colinde sono dei canti rituali di origini pagane, eseguiti in Romania durante il periodo del solstizio d’inverno, tra Natale e l’Epifania. Alla Vigilia di Natale bambini e ragazzi vestiti con i costumi tradizionali, e talvolta con il volto coperto da maschere, vagano di casa in casa cantando gli auguri. In cambio ricevono dei regali.

Jólabókaflód in Islanda

Se c’è un paese che a Natale privilegia la lettura è l’Islanda. Durante tutto il mese di dicembre gli islandesi si dedicano all’acquisto di libri, che spesso diventano doni da regalare alla Vigilia di Natale. Una tradizione di lunga data: nacque infatti durante la Seconda Guerra Mondiale dopo che il paese si rese indipendente dalla Danimarca.

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