Avete la presente la pubblicità che inizia con la domandina per catturare l’attenzione dei consumatori: “Problemi di digestione?”. E poi giù la promozione di medicinali, generalmente da banco, che dovrebbero aiutare la digestione. Uno spreco non indifferente di soldi e di salute, in quanto c’è sempre il rischio che possa scattare il rischio di assuefazione e non mancano alcune, specifiche controindicazioni. Invece si può digerire bene, molto bene, in modo naturale e senza ricorrere ad alcun prodotto da acquistare in farmacia. Sapendo che la buona digestione inizia a tavola, per esempio non mangiando mai in fretta, e dopo il pranzo o la cena, con una breve passeggiata. Ben prima, quindi, che lo stomaco entri in funzione per svolgere il suo lavoro finale per consentirci di digerire. Ma vediamo da vicino le 10 semplici regole quotidiane per una buona, sana e corretta digestione.
La digestione difficile è un problema molto diffuso: nove italiani su dieci soffrono di disturbi gastrointestinali. In alcuni casi il cibo resta troppo a lungo nello stomaco, in altri invece ci vuole più tempo per essere digerito.
Indice degli argomenti
Cause
Le cause della digestione difficile possono essere diverse. Tra le più diffuse ci sono:
- Il reflusso gastroesofageo, specie quando i sintomi compaiono a stomaco vuoto
- Frequenti eruttazioni
- Gastrite, ovvero l’infiammazione della mucosa che riveste lo stomaco
- Celiachia, l’intolleranza permanente verso il glutine
- Intolleranza al lattosio
- Sindrome dell’intestino irritabile
- Ansia e stress
- Alimentazione eccessiva e scorretta
- Sonnolenza post prandiale
- Sensazione di pesantezza e di pienezza
- Pasti consumati in fretta
- Fumo e consumo frequente di alcol
Sintomi
Il primo sintomo della digestione difficile si avverte con un dolore localizzato nella parte inferiore del torace, nell’addome, o nella parte superiore dello stomaco, accompagnato da un gonfiore della pancia. Altri sintomi sono:
- Aerofagia
- Alitosi
- Rigurgiti acidi
- Bruciori di stomaco
- Nausea
- Perdita di appetito
- Vomito
Rimedi per digerire bene
Almeno un italiano su cinque fa fatica a digerire e nei paesi occidentali una fetta della popolazione tra il 20 e il 40 per cento lamenta problemi. E se siete fortunati ad essere dall’altra parte, anche voi quando mangiate troppo e pesante vi ritrovate a dover affrontare gli stessi ostacoli.
Come favorire la digestione
Con il passare degli anni e con l’età che avanza inoltre le cose tendono a peggiorare, per questa ragione è necessario correre ai ripari con delle semplici accortezze che vi permetteranno di non pentirvi di quello che avete appena mangiato.
- Per prima cosa fare pasti non troppo abbondanti. Meglio mangiare più volte al giorno che poche volte ma eccedere. È molto importante anche non esagerare con i liquidi, specie se gassati.
- Mangiare lentamente. Godetevi i vostri pasti e non fatevi prendere dalla frenesia. Avere fretta fa inghiottire aria e peggiora la digestione. Ovviamente masticare a lungo prima di deglutire.
- Mangiare il più possibile pasti cotti in modo semplice. Limitare il più possibile le fritture e le cotture in umido che tendono a essere meno digeribili.
- Usare poco condimento. I cibi unti e carichi di grassi rallentano lo svuotamento dello stomaco contribuendo alla sensazione di gonfiezza.
- Fare attenzione a carni lavorate come insaccati e affumicati ma anche alle spezie, le salse e gli intingoli, privilegiando una dieta equilibrata, ottima anche per il fegato.
Che cosa aiuta a digerire?
La digestione lenta è un disturbo, si chiama dispepsia, che porta pesantezza di stomaco, gonfia la pace e scatena una fastidiosa sensazione di sonnolenza. Qui sono decisive alcune precauzioni che hanno un effetto preventivo, a cominciare dal distanziamento corretto tra un pasto e l’altro. Poi ci sono alcuni suggerimenti che hanno a che fare con gli stili di cita e con l’alimentazione. Vediamoli.
- Fare regolarmente attività fisica e fare attenzione alla linea. Un metabolismo sano, non sovrappeso, fa meno fatica non solo a digerire ma svolgere tutte le funzioni vitali.
- La passeggiata dopo i pasti è considerata quasi decisiva per una buona digestione. Questa buona pratica rappresenta il massimo, se proprio non riuscite se non altro non mettetevi immediatamente seduti e ancor peggio sdraiati.
- Moderare l’assunzione di caffeina. The, caffè e altre bevande simili sono tra i principali nemici della digestione.
- Come per la caffeina, è altrettanto importante limitare l’assunzione di alcol, soprattutto se a stomaco vuoto.
- Infine smettere di fumare. La nicotina, oltre a fare molto male all’organismo e ai polmoni in particolare, irrita il nostro apparato digerente.
Prevenzione
Se la vostra digestione di solito è lenta, ai consigli che vi abbiamo dato aggiungete alcune cose:
- Verificate, con l’aiuto del medico, se la cattiva digestione non sia abbinata a qualche patologia. Come per esempio un’allergia alimentare o una gastrite.
- Non esagerate con le verdure fino a quando la situazione non si sarà normalizzata: purtroppo non aiutano a digerire.
- Ricordate che la leggerezza dei cibi è un elemento fondamentale per accelerare la digestione.
- Evitate di mangiare fuori orario. E in particolare la sera tardi prima di andare a dormire.
- Fate qualche lieve massaggio. Direttamente sullo stomaco, da destra verso sinistra.
Cibi e bevande che aiutano a digerire più velocemente
Ci sono cibi e bevande che aiutano sicuramente a rendere meno lenta la digestione.
- Carciofi e finocchi. E anche alcune erbe aromatiche, come la menta. L’ideale è utilizzare questi cibi con il riso. E con un filo di olio extravergine.
- Pasta al pomodoro. Semplice, genuina, e ottima per digerire con rapidità.
- Pane integrale. È il tipo di pane più facile da digerire.
- Verdure crude, e non cotte.
- Cibi ricchi di fibre. Dai legumi all’avocado, Dai cavolfiori ai broccoli, alle verdure con foglia verde scura.
- Tisane. Le più efficaci sono allo zenzero, ai semi di finocchio, alla cicoria, alla genziana, all’anice, al cumino, al coriandolo, al cardamomo e alla liquirizia.
Come digerire in fretta
Per accelerare la digestione, prima di sprecare soldi con farmaci e similari, prendete l’abitudine di utilizzare qualche rimedio naturale dopo il vostro pranzo. Si parte dal più antico: un bicchiere di acqua e bicarbonato con mezzo limone spremuto. Già questo dovrebbe funzionare. Poi ci sono le tisane digestive: alla menta, ai semi di finocchio, alle foglie di carciofo. Per rendere più gradevoli le tisane digestive, accompagnatele sempre una fettina di limone. Un’altra soluzione per digerire bene è il succo di pompelmo al termine del pasto. E infine il decotto a base di arancia e mela, facilissimo da preparare. Mettete 250 ml di acqua a sobbollire, con una buccia d’arancia tritata e un cucchiaio abbondante di mela tagliata a piccoli pezzi. Filtrate e bevete.
Quanto tempo serve per digerire?
In condizioni normali, lo svuotamento dello stomaco inizia venti minuti dopo il pasto e termina in circa due ore. Ovviamente il numero delle ore più salire, e anche in modo drastico, sulla base di ciò che mangiamo. Con fritti e alimenti molto grassi si può arrivare anche a quattro-cinque ore per portare a termine la digestione. In ogni caso, i tempi della digestione sono molto variabili da persona a persona.
Amaro o tisana a fine pasto per digerire?
Un’abitudine molto frequente è quella di concludere un pasto o una cena con un amaro per digerire meglio. Non è esatto, e comunque l’effetto di un amaro, rispetto alla digestione, non è paragonabile a quello di una tisana. Per un semplice motivo: se è vero che alcune piante hanno un’azione positiva a livello digestivo, è anche vero che contengono alcol, portatore di un effetto opposto, ovvero di inibizione e ritardo dello svuotamento dello stomaco. Non a caso, l’alcol favorisce il reflusso gastroesofageo e la gastrite. Molto meglio tisane a base di tarassaco, finocchio, anice, cerfoglio, zenzero e genziana.
Quando richiedere l’intervento del medico
L’intervento del medico non è assolutamente necessario per risolvere il problema di una digestione difficile. Si richiede soltanto quando i disturbi si presentano con frequenza e segnalano campanelli d’allarme di vere patologie. In alcuni casi è il medico che decide di approfondire attraverso la gastroscopia, che permette di visualizzare la parte superiore dell’apparato digerente oppure esami del sangue per individuare una sospetta celiachia.
Leggi anche:
- Mal di gola: come guarire in fretta
- Diabete: sintomi, rimedi e prevenzione
- Alimenti per rafforzare il sistema immunitario
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.