Una pianta molto mediterranea, anzi un simbolo del Mare Nostrum. Con fiori profumati che non mancano durante tutta l’estate. E con diversi colori: bianco, rosa, albicocca, rosso e giallo.
Indice degli argomenti
OLEANDRO
Tutti conoscono l’oleandro, pianta velenosa sempreverde e molto fiorifera, che cresce spontanea lungo le coste del Mediterraneo e tende a rinselvatichire anche altrove, in posti sassosi e assolati. È una delle piante ornamentali da fiore più diffusa nelle nostre regioni dove le condizioni climatiche sono favorevoli, si pianta in piena terra, mentre altrove si coltiva in grossi vasi, in mastelli o in contenitori di altro genere (è tanto frugale che riesce bene anche in semplici contenitori di latta). L’oleandro è una tipica pianta cespugliosa di altezza variante da 3 m a 5 m, forma dei cespugli folti e voluminosi, anche per il fatto che dal ceppo si sviluppano in continuità numerosi polloni che già al secondo anno portano fiori.
LEGGI ANCHE: Fiori insoliti, i 10 più belli e più originali. Per gli interni della casa o per il giardino
COME COLTIVARE L’OLEANDRO
L’oleandro alligna su terreni di qualsiasi natura, sia su quelli profondi, permeabili e fertili, sia su quelli sassosi, poco profondi o asciutti. ln coltura conviene scegliere un terreno di medio impasto oppure argilloso, di buona fertilità e fresco; specialmente se si coltiva in vasi conviene concimare abbondantemente ogni anno e annaffiare spesso nei mesi più caldi. Come si è detto, si tratta di pianta mediterranea adatta per zone a clima caldo, temperato-caldo o comunque mite d’inverno; inoltre va piantato in posti caldi e ben soleggiati. Normalmente si coltiva come pianta da giardino nelle regioni degli agrumi e dell’olivo, ma riesce bene anche in zone ad inverni più freddi ad esempio nella regione della vite, soprattutto se la posizione è collinare, al riparo dai venti e a pieno sole. Altrove si può coltivare l’oleandro solo predisponendo opportune protezioni invernali oppure ricoverando i vasi in posti adeguati. La distanza tra le piante deve andare dai 2 ai 5 metri, tenendo conto che l’altezza media delle piante è superiore ai 3 metri.
QUANDO PIANTARE L’OLEANDRO
I mesi ideali per piantare l’oleandro sono da marzo a maggio, ricordando sempre che la buca non deve essere inferiore ai 50 centimetri. Controllare bene l’esposizione: a mezzo sole o piena, altrimenti la pianta non fiorisce. La potatura invece va fatta soltanto se indispensabile, per esempio quando ci sono rami secchi e vecchi da eliminare. I mesi giusti per la potatura sono tra dicembre e febbraio.
PER APPROFONDIRE: Bouganville, come coltivarla, per vederla sempre fiorita durante tutta l’estate
OLEANDRO: COME SI COLTIVA
L’oleandro si propaga con estrema facilità per talee estive o invernali oppure per margotta; talvolta si ricorre anche all’innesto. Normalmente si lascia crescere in forma cespugliosa secondo la tendenza naturale, ma all’occorrenza si può allevare ad alberetto. Attualmente sono reperibili nei vivai numerose varietà a fiori semplici, semidoppi o doppi, di colori varianti dal bianco al giallo e dal rosa al rosso intenso. È bene ricordare che questa pianta è fortemente velenosa per il notevole contenuto di principi tossici; le foglie e i rami hanno un sapore amarissimo, quasi come segnale della velenosità.
ANNAFFIATURE DELL’OLEANDRO
COME SI RIPRODUCE L’OLEANDRO?
MALATTIE E PROBLEMI DELL’OLEANDRO
I FIORI DA COLTIVARE IN GIARDINO:
- Come coltivare il ciclamino nel vaso e nell’orto
- Come si coltivano le camelie anche in casa
- Come coltivare l’ibisco
- Come coltivare il glicine anche in un vaso
- Coltivazione della buddleia in un vaso o in giardino
- Come coltivare la stella di Natale per tutto l’anno
- Lavanda: come si coltiva in vaso e sul balcone
- Orchidee
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.