Licheni: cosa sono e a cosa servono

Nascono grazie alla simbiosi tra un fungo e un’alga. Sono considerati preziosi bioindicatori, anche dell’inquinamento e del clima

I licheni sono una specie vegetale semplicemente straordinaria, già per la loro origine genetica. Si tratta, infatti, del frutto della convivenza, fino alla morte di un fungo con un’alga. Crescono spontaneamente ed è facile trovarli sugli alberi, sui laterizi dei tetti e sulle rocce. Non fanno alcun danno alle piante, in quanto non si comportano da parassiti, e invece hanno funzioni fondamentali per l’ambiente e la biodiversità.

Dove nascono

I licheni sono il frutto di un’associazione simbiotica tra un fungo e un’alga, grazie alla quale riescono ad adattarsi in tanti ambienti naturali. Con le sue ife, il fungo estrae zuccheri, carboidrati e composti azotati; le alghe, in cambio, ottengono acqua, minerali e protezione dal possibile disseccamento.

Dove vivono

Dall’Antartide ai deserti: grazie alla loro resilienza, i licheni possono adattarsi a contesti climatici e ambientali profondamente diversi. Uno dei luoghi preferiti per la loro crescita sono le cime alpine, a diversi metri di altezza.  In città, si trovano sui tetti, sui muri, sulle strade e tra i rifiuti di vetro abbandonato. Ovunque si trovino, i licheni rappresentano una specie protetta, con i muschi e le felci. Anche la coltivazione è vietata, salvo un permesso da richiedere, che riguarda però solo alcune specie. 

Tipi di licheni

I licheni possono essere essenzialmente di tre tipi:

  • Fruticoso, con il tallo pendente o eretto e con ramificazioni che creano dei cespugli
  • Foglioso, il tipo più visto. Ha l’aspetto simile alle foglie e non è molto aderente alla superficie dove cresce
  • Crostoso, ovvero molto aderente, al contrario del foglioso, con superficie continua oppure coperta da areole di varia natura

A cosa servono

I licheni sono dei preziosi bioindicatori: possono segnalare l’inquinamento di un intero ambiente naturale. Osservandolo si può stabilire il livello dell’inquinamento e anche i possibili effetti, nel breve periodo, della crisi climatica.

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