Cactus: proprietà e benefici

Cura la pelle secca e grassa. Ma si usa anche per l’ipotensione e la diarrea. La specie commestibile

Il cactus continua a sorprendere per i risultati di studi che ne sottolineano i benefici, innanzitutto per la pelle. Da qui il suo per maschere, tonici e detergenti. Poi ci sono benefici per la salute: dalle proprietà stupefacenti del cactus, fino a quelle cardiache e diuretiche.

Benefici per la pelle

L’olio ricavato dai semi di alcune piante di cactus, come l’Opuntie (la famiglia della quale fa parte anche il fico d’India) è un importante ingrediente naturale per curare la pelle, grazie alla significativa presenza di vitamine (A, D, E e K), elettroliti (magnesio e potassio) e di acidi grassi, amminoacidi e antiossidanti. In particolare, l’olio di cactus, persino più dell’olio di argan, è adatto alle pelli secche. Il suo è un effetto idratante, con la capacità di trattenere l’acqua, utile anche per prevenire brufoli, pori occlusi e persino funghi e batteri. 

Proprietà stupefacenti

Alcune specie di cactus, come il Trichohereus e il Peyote, contengono la mescalina, un alcaloide che stimola effetti allucinogeni, con un’azione diretta su alcuni recettori del sistema nervoso centrale. Nell’antichità questi tipi di cactus venivano utilizzati per riti religiosi e spirituali.

Controindicazioni Peyote

Le proprietà stupefacenti di questa specie di cactus ne sconsigliano un uso frequente, i cui effetti, secondo diverse ricerche, sono molto simili a quelli dell’LSD. Tra gli effetti collaterali ci sono la febbre, il vomito e un senso di nausea, alimentato anche dal sapore amaro del cactus.

Benefici per la salute

Non c’è solo la proprietà di allucinogeno, il cactus, con la specie Cactus Grandiflorus,, grazie ai principi attivi della cactina e dell’ordenina, ha proprietà diuretiche e stimolanti. Su usa per l’insufficienza cardiaca, in caso di ipotensionee nel trattamento della diarrea.

Secondo una ricerca della Kansas City University, la presenza di piante di cactus in casa riduce il rischio di influenza, tosse, febbre, affaticamento e ansia.  

La specie commestibile

La maggior parte dei cactus non è considerata commestibile, con la significativa eccezione della specie Opuntie, e in particolare della sottospecie Opuntie-ficus-indie, che noi volgarmente chiamiamo fico d’india, con i suoi magnifici frutti. I fichi d’India sono ricchi di fibre che favoriscono il transito intestinale e una buona digestione. Hanno vitamine, sali minerali e calcio in abbondanza. Infine, si tratta di un frutto poco calorico, suggerito nelle diete per dimagrire. Si possono usare per un drink senza zucchero, depurativo ed energizzante.

Le pale per i tacos

In Messico le pale del cactus Opuntie vengono pulite dalle spine, cotte e poi messe nei tacos. Danno un gusto fresco, e un sapore simile a quello dei fagiolini. In Nordamerica, invece, ci sono popolazioni native che riescono a realizzare ricette a base di cactus, dalle piadine alle caramelle. Per queste ultime si usa una pianta grassa conosciuta come “il cactus del barilotto dell’Arizona”.

Come si coltivano

I cactus sono facili da coltivare, sia dentro sia fuori casa. Innanzitutto, non hanno bisogno di acqua, e possono restarne senza per lunghi periodi. Serve invece molta luce, ma non sempre diretta dal sole (oltre i 35 gradi si blocca la fotosintesi): in casa la posizione ideale è in prossimità di una finestra orientata a sud, meglio se a mezz’ombra. 

Usi in agricoltura

Le piante di cactus, come dimostra un’ampia letteratura scientifica, portano molti benefici nei campi. Sono una fonte di stoccaggio dell’acqua, preziosa sia per la flora sia per la fauna della zona circostante. Possono fornire fino a 180 tonnellate di acqua per ettaro, e così aumentano la resa delle piantagioni circostanti. Inoltre, i cactus aumentano la fertilità dei suoli e bloccano il loro graduale inaridimento. E infine, alcuni animali, in allevamenti di piccola scala del Nord Africa e del Corno d’Africa, sono già nutriti a cactus e in particolare a pale e frutti marcescenti.

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