I colori che aiutano a lavorare

Le tonalità chiare del blu aumentano la concentrazione. Il giallo stimola la creatività. Il bianco invece fa crollare l’efficienza

I colori possono fare la differenza, nel bene e nel male, negli ambienti di lavoro. Aumentano il rendimento e la concentrazione, oppure fanno crollare l’efficienza delle persone. Una conferma di ciò che già si riteneva molto probabile arriva da due ricerche delle università di Valencia e di Cádiz che hanno esaminato il rendimento delle persone in presenza di colori diversi.

Le tonalità chiare del blu

Colori freddi e poco saturi, come le tonalità chiare del blu, aiutano a trovare la concentrazione. E proteggono da eventuali distrazioni. Il blu non è un colore invasivo, trasmette calma e stabilità. In particolare, viene consigliato negli ambienti di lavoro dove sono impiegate persone che hanno mansioni legate ai calcoli numerici. Combinato con l’arancio, il blu incide positivamente anche sulla sfera emozionale. 

Il giallo stimola la creatività

Anche il giallo ha una sua forza propulsiva, non tanto legata alla concentrazione, quanto all’immaginazione. Negli ambienti di lavoro, il giallo incrementa la creatività.

Il marrone per gli spazi dei dirigenti

Nelle aree dove lavorano i dirigenti, i colori che sono considerati più adatti girano attorno al marrone e alle sue varie tonalità, dall’ocra al bruno. Il marrone è il colore della terra per definizione e anche di materiali molto solidi e duraturi, come il legno. Evoca forza, stabilità, durata nel tempo. 

Il bianco riduce l’efficienza

Nonostante sia il colore più utilizzato negli uffici, il bianco, prima ancora del rosa e del colore crema, è il colore che più di ogni altro abbatte l’efficienza delle persone che lavorano a suo contatto. Il crollo della produttività arriva fino al 25 per cento.

I colori delle luci

Anche i colori delle luci hanno i loro effetti: la luce fredda aumenta il livello dell’attenzione; quella calda, come il bianco nei colori, la fa crollare.  

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