Come si coltiva l’edera

Una pianta ideale non solo per muri, pareti e siepi, ma anche all’interno della casa. L’importante è che abbia luce e sia lontana dalle fonti di calore

L’edera (Hedera helix) è davvero una pianta fornita di un raro eclettismo. Sbaglia chi pensa che possa crescere solo sui muri e sulle pareti, come rampicante: in realtà si coltiva molto bene anche nei vasi, in cesti appesi, e persino all’interno della casa. Ovviamente, per ciascun ambiente, è importante scegliere la specie giusta e più adatta al luogo dove la pianta deve crescere.

Esposizione e clima

Si tratta di una pianta molto resistente, che tollera il caldo estivo e regge le temperature basse fino a meno 2 gradi. Ama i luoghi ombreggiati, ma quelle con foglia variegata preferiscono qualche ora di sole in più. In generale, più le foglie sono chiare e maggiore sarà la quantità di luce di cui la pianta avrà bisogno. Più la colorazione verde è intensa, minore è la luce necessaria. Trattandosi di una pianta molto rustica, l’edera può essere coltivata ovunque. 

Terreno e cure colturali

Si adatta bene a qualunque tipo di suolo, anche se preferisce un terreno fresco, fertile e ben drenato.  Il terreno va mantenuto sempre umido, non fradicio. 

Annaffiature

In estate si consiglia di annaffiare in abbondanza, mentre in inverno è sufficiente dare acqua ogni 10-15 giorni. Se la coltivate in vaso, controllate il terriccio: appena asciutto è opportuno dare acqua. 

Moltiplicazione

Dalla primavera alla fine dell’estate, le edere si possono moltiplicare molto facilmente, per talea semilegnosa. Si preleva un rametto di una decina di centimetri e con almeno cinque nodi; si eliminano tutte le foglie, a eccezione delle due apicali, e si interrano due nodi in un vaso riempito con una miscela di terriccio universale e sabbia in parti uguali. 

Coltivazione come rampicante

L’edera cresce bene come rampicante ed è adatta per muri, pareti, graticci e gazebi. Per ricoprire muri più grandi, scegliete la specie Hedera colcica, con le sue varietà come Hedera dentata Hedera helix Altropurpurea; se le dimensioni delle pareti sono piccoli, invece, la specie più adatta è la Hedera helix Sagittifolia o la Hedera Goldchild. In ogni caso, come rampicante l’edera tende ad affondare le sue radici aeree, quindi le condizioni di muri e pareti devono essere più che buone, specie gli intonaci, e prive di umidità. Per le siepi, la specie più idonea è la Hedera helix Baltica.

Coltivazione in vaso

La coltivazione in vaso dell’edera è molto semplice: basta un contenitore che abbia un diametro di almeno 30 centimetri. Riempitelo con terriccio universale e pietra pomice, e fate il rinvaso una volta all’anno, nel mese di marzo. Per questa soluzione, scegliete sempre varietà con foglie piccole e di dimensioni compatte. Lo stesso discorso vale per i cesti appesi, dove l’edera diventa molto decorativa e appariscente. 

Coltivazione in casa 

L’edera è una delle piante più ecologiche per la coltivazione indoor. Ha capacità anti-inquinanti straordinarie, assorbe diversi veleni che circolano all’interno degli appartamenti (dal fumo delle sigarette, ai solventi per i prodotti utilizzati nelle pulizie domestiche). E secondo uno studio dell’Università di Parma, assorbe molto bene il tricloroetilene, il solvente più noto come trielina, e il benzene, molto presente nelle colle, nelle vernici, e nei detergenti per i mobili. Per la coltivazione in casa si suggeriscono le varietà a foglie piccoli, e alcuni accorgimenti logistici: la pianta deve stare lontana dalle fonti di calore e dall’esposizione diretta al sole, ma non in una stanza buia. La sua temperatura ideale, nel caso degli spazi indoor è tra i 10 e i 18 gradi, va rinvasata ogni due-tre anni, e potata ogni volta che risulta necessario.

Malattie e precauzioni

L’edera è esposta all’aggressione di un fungo chiamato Alternaria, che prospera in caso di umidità e in ambienti troppo caldi. Altri nemici dell’edera sono gli afidi e le cocciniglie

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