Formello: il regno del falco pellegrino

Ad appena mezz’ora di macchina da Roma, un’oasi naturale dominata dai rapaci. Come si arriva e le cose da non perdere

Formello è un piccolo centro, con circa 13 mila abitanti, a mezz’ora di automobile da Roma, completamente immerso nella natura. Un luogo raro per la straordinaria combinazione di flora da colline e vallate e fauna, da quella acquatica ai volatili rapaci, sempre più rara da ammirare.

Origini

La prima fortuna per il paesaggio di Formello, che ancora oggi è così ben conservato sul piano ambientale, fu la decisione di Papa Adriano I di fare del suo territorio una colonia agricola nell’agro romano. Questa vocazione non è mai andata smarrita, anche quando Formello è diventata un feudo di due grandi famiglie aristocratiche romane: prima gli Orsini e poi i Chigi. E ancora oggi anche il turismo locale è orientato alla ricerca della quiete di paesaggi campestri, da agricoltura e pastorizia, completamente integri.

Vista su Formello con la torre di Andrea Bruno, credit: Alfonso Mongiu

Cosa vedere

 Partendo dal borgo, con le sue case in pietra molto curate, si imbocca un sentiero in direzione di Monte Castagno, da dove si scende nella Valle del Sorbo, una vera oasi sostenibile, attraversata dal fiume Cremera, un affluente sul lato destro del Tevere, dove le mucche pascolano ancora allo stato brado. L’ultima tappa è il Parco Natura  La Selvotta, il regno del falco pellegrino, ma anche il luogo di più alta concentrazione di rapaci dell’intera regione.

La Cascata dell’Inferno

Il nostro viaggio nella natura che copre Formello come un mantello verde, inizia con la Cascata dell’Inferno, un posto selvaggio, con la sua forma di anfiteatro di roccia e acqua. Diversi alberi sono caduti, lasciando i rami sparsi lungo la riva e grandi massi ricoperti di muschio appaiono come sculture naturali. Qui non cercate un sentiero, non esiste, e abbandonatevi al piacere del silenzio interrotto soltanto dai rumori dell’acqua che scorre e dal suono gracchiato di qualche uccello. Lo scenario cambia completamente arrivando nella Valle del Sorbo, dove invece ascolterete la musicalità del bestiame che passeggia lungo il fiume, tra olmi, pioppi, salici e sambuchi. Affacciatevi con sguardo attento sulle rive del fiume, e potrete ammirare pesci piccoli e molto rari, come il ghiozzo etrusco, del quale purtroppo restano sempre meno esemplari, e il vairone occidentale. Il fiume è sbarrato in corrispondenza di un antico mulino ad acqua, la Mola, da una diga con un salto di 18 metri che fa scorrere l’acqua in un piccolo laghetto artificiale circondato da querce secolari.

Parco Natura La Selvotta

La terza tappa ci porta al Parco Natura La Selvotta, dominato dai rapaci: falchi pellegrini, aquile, poiane di Harris, barbagianni, nibbi bruni e gufi. All’interno del Parco sono ben conservati i resti dell’acquedotto etrusco più lungo del Lazio, costruito con blocchi di tufo rettangolare, dove l’acqua procede a pelo libero fino al punto di caduta. E’ difficile trovare in tutta la regione un’opera antica, da moderna architettura sostenibile, come l’acquedotto etrusco del Parco Natura La Selvotta.

La ricchezza naturale del Parco La Selvotta è legata alla sua fauna. Dalla tartarughe, che hanno una loro zona riservata, alla micro-fauna vivente negli stagni: girini, notonette, scorpioni d’acqua, tritoni volgare e rane rosse dei boschi. Ma la vera attrazione all’interno dei boschi dove crescono piante aromatiche e officinali, sono le 50 specie di rapaci. Chi ha voglia di conoscerle da vicino, può prenotare una visita guidata, che dura circa 4 ore, con un falconiere specializzato. Sarà lui a farvi scoprire tutti i segreti di questi meravigliosi uccelli rapaci, a partire da come si riesce a richiamarli sul braccio steso in segno di accoglienza.

Valle del Sorbo

La Valle del Sorbo è l’unico posto in Italia dove le vacanze pasquali si allungano fino al martedì successivo al lunedì dell’Angelo. E questa variazione del calendario è stata necessaria per interrompere una lunga disputa tra gli abitanti di Formello e di Campagnano (il territorio della valle del Sorbo ricade in entrambi i comuni) su chi avesse diritto a frequentare i prati e le rive del fiume in occasione della giornata di Pasquetta. Il contenzioso è terminato quando le due amministrazioni hanno raggiunto l’accordo: il lunedì dell’Angelo la gita spetta ai cittadini di Campagnano, il martedì seguente agli abitanti di Formello. E così nella Valle del Sorbo il calendario delle festività pasquali ha un giorno in più.

Informazioni utili

Per Formello:

Pro Loco Formello

Via Regina Elena Ex Campo Rosetti

[email protected]

Per il Parco Natura La Selvotta.

[email protected]

Come si arriva

A Formello si può arrivare, partendo da Roma, in bus (un’ora e 55 minuti, partendo dalla fermata di San Paolo del Brasile), in treno (partendo dalla stazione Termini e impiegando circa un’ora), o in automobile (la distanza è di 28,5 chilometri).

Nella foto di copertina: Lungo il Cremera nella Valle del Sorbo credit: Alfonso Mongiu

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