I percorsi alternativi alla pena sono preziosi per più motivi. Contribuiscono a svuotare le carcere italiane, indegnamente sovraffollate. Danno una chance ai detenuti, una possibilità di riscatto, dopo il buio della galera. Li attrezzano per il dopo, per il ritorno alla vita normale, da non sprecare. Tra i percorsi alternativi, uno dei più interessanti è il Progetto out, sperimentato in Sardegna, a Iglesias, con la collaborazione di sette comunità, guidate da “Casa Emmaus”.
I detenuti che partecipano a questo percorso alternativo alla pena, fanno tirocini e corsi professionali. In pratica, imparano un mestiere che poi potranno svolgere una volta usciti definitivamente dal carcere. Sono previsti corsi professionali ad ampio raggio: dall’edilizia all’agricoltura abbinata al turismo, dal mestiere di estetista al lavoro di parrucchiere. I risultati sono molto buoni e diversi detenuti, grazie al Progetto out, hanno trovato alvoro una volta scontata la pena. E hanno potuto riprendere il filo delle loro esistenze.
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