La lettera che pubblichiamo fa riflettere: dobbiamo tagliare sprechi e privilegi nell’assistenza sanitaria, ma abbiamo il dovere di difendere un servizio prezioso per i cittadini. Specie i più deboli. L’autore della lettera ha il cancro, è ben curato in una struttura pubblica e la spesa per la terapia e per l’assistenza è a carico dello Stato. Questo è un patrimonio del nostro welfare, e per garantirlo anche alle prossime generazioni è indispensabile combattere gli sprechi.
Pago le tasse e sono felice. Perché? Perché ho il cancro. E lo sto curando in una struttura pubblica che ha messo a mia disposizione l’alta qualità scientifica ed umana del dottor Carlo Iannace e di tutto lo staff della “breast unit” dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Tutto a costo zero. A costo zero per me e per altre centinaia di donne, indipendentemente da tutto. Le tasse garantiscono i diritti di tutti. Perciò ringrazio tutti quelli che, come me le pagano. (Lettera firmata)
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