A Ferla non paghi la Tari se adotti un cane

Centinaia di richieste anche dalle regioni del Nord Italia. Un modo per salvare i cuccioli, ma anche per ridurre i costi dei canili a carico dell’amministrazione comunale

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Tobia era soltanto un cucciolone bianco, quando il suo destino sembrava segnato: era uno dei tanti cani abbandonati per strada, che prima o poi qualche automobilista avrebbe travolto con la macchina. E invece è stato fortunato. Raccolto da un uomo che ama davvero gli animali, Tobia è finito nel canile di Ferla, un piccolo comune sui monti Iblei, in Sicilia, e qui è stato adottato dalla famiglia di Loredana.

A FERLA NON PAGHI LA TARI SE ADOTTI UN CANE

A Ferla sono centinaia i cani adottati come Tobia. Una buona parte delle richieste, oltre 150, sono arrivate dalle regioni del Centro-Nord, ma anche i cittadini siciliani hanno fatto la loro parte, spinti dagli incentivi proposti dal sindaco Michelangelo Giansiracusa. Due in particolare. La possibilità di non pagare la Tari, in cambio dell’adozione. Un contributo forfettario di 400 euro, che però si può incassare solo a fronte di spese realmente sostenute, e documentate, per mantenere il cane. L’incentivo è talmente accattivante che un’associazione di volontari, Mano nella zampa, è stata ingaggiata per controllare che non ci siano tentativi di speculazione. È opportuno ricordare che iniziative come quelle di Ferla non servono solo a salvare i cani e dare loro una famiglia per accudirli. Ma fanno anche risparmiare molti soldi all’amministrazione comunale che non deve farsi carico dei costi di mantenimento degli animali nei canili.

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Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook dell’associazione Mano nella zampa

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