A potenza l’agriturismo che non spreca energia

Una struttura agrituristica, recuperata da vecchi fabbricati aziendali e restaurata secondo principi della bioarchitettura, del risparmio energetico e del basso impatto ambientale. Il sogno di Anna Chiara Affinito, che si candida al Premio Non Sprecare 2012, ha preso forma nell’agriturismo "Taverna Centomani", a Potenza. La giovane imprenditrice laureata in economia aziendale a Bologna, ha deciso di tornare nella […]

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Una struttura agrituristica, recuperata da vecchi fabbricati aziendali e restaurata secondo principi della bioarchitettura, del risparmio energetico e del basso impatto ambientale. Il sogno di Anna Chiara Affinito, che si candida al Premio Non Sprecare 2012, ha preso forma nell’agriturismo "Taverna Centomani", a Potenza. La giovane imprenditrice laureata in economia aziendale a Bologna, ha deciso di tornare nella sua bella regione, la Basilicata per lavorare nell’azienda agricola zootecnica, dove le nove camere con ingresso indipendente, di cui una per diversamente abili, sono ricavate dal vecchio ovile ricostruito in muratura, il tetto è ventilato e in legno come gli infissi, e il pavimento è in parquet massello di ulivo.

Il riscaldamento è a pavimento a bassa temperatura, ottenuto dalla caldaia a biomassa, mentre l’acqua calda è prodotta con pannelli solari e i bagni sono dotati di dispositivi per il risparmio idrico. L’energia è prodotta grazie ai pannelli fotovoltaici sul tetto della stalla, l’illuminazione interna è tutta a risparmio energetico, quella esterna è a led controllata da orologi e dispositivi crepuscolari. Il giardino è innaffiato con acqua sorgiva che è raccolta in una cisterna. Si utilizza carta riciclata, si fa la raccolta differenziata e si evita il consumo di plastica.

"Ci sforziamo di restituire al terreno quello che gli chiediamo in prestito", scrive Anna Chiara. "Non sprechiamo talento perché vogliamo che rimanga nella nostra terra; non sprechiamo risorse perché le utilizziamo per produrre lavoro; non sprechiamo energia perché abbiamo realizzato una struttura ecocompatibile del tutto autonoma; non sprechiamo letame perché lo riutilizziamo nel terreno. Crediamo che si possa vivere la salute come giusto equilibrio tra ambiente, agricoltura ed alimentazione e così cerchiamo di scegliere tutti quei modi e quelle tecniche che consentano all’uomo una visione pacifica del futuro".

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