A Rimini il cibo che avanza dopo il pranzo o la cena al ristorante non si spreca ma si porta a casa in modo sicuro e igienico, attraverso comode vaschette ecologiche.
A tre mesi dall’avvio della sperimentazione, il progetto “Eco-vaschette – un’opportunità per prevenire gli sprechi alimentari” promosso dalla Provincia di Rimini in accordo con Ausl Rimini e le principali associazioni di categoria del settore ristorativo (Confesercenti Rimini, Confcommercio Rimini; CNA Rimini) per sensibilizzare i clienti contro lo spreco alimentare, sta riscuotendo un notevole successo.
Attualmente sono 17 i ristoranti che hanno scelto di aderire all’iniziativa, oltre 1000 invece le eco-vaschette portate a casa dai clienti.
In particolare, sulla base dei dati emersi dal questionario compilato dai clienti, i cittadini riminesi hanno particolarmente apprezzato i cavalieri esposti sui tavoli del ristorante che segnalano l’iniziativa ed aiutano a superare l’eventuale imbarazzo nel “chiedere di portare a casa il cibo avanzato”. Tra le tipologie di cibo che prevalgono nelle eco-vaschette si segnalano invece carne, pesce, crostacei alla griglia ma anche piadine, affettati e naturalmente primi piatti e verdure. L’eco-vaschetta viene consegnata direttamente al tavolo dal cameriere ai clienti che possono poi riempirla con i cibi avanzati sulla loro tavola.
Il grande riscontro che le eco-vaschette hanno avuto tra gli adulti non si rileva però nelle fasce più giovani della popolazione riminese. Dai dati emerge infatti lo scarso interesse dei ragazzi verso l’iniziativa. Per porre rimedio alla situazione, i promotori della sperimentazione stanno valutando come strutturare ancora meglio il progetto in modo da individuare i giusti canali e motivare anche i consumatori più giovani a contrastare lo spreco.
La sperimentazione proseguirà fino a marzo. L’obiettivo principale, come spiega Stefania Sabba, assessore all’Ambiente ed allo sviluppo sostenibile della Provincia di Rimini è “poter incrementare ulteriormente il numero dei ristoranti aderenti alla sperimentazione, affinchè questo progetto con valenza ambientale, ma anche sociale ed educativa possa ottenere la massima diffusione sull’intero territorio provinciale. Pertanto – conclude l’assessore – invitiamo tutti gli operatori interessati a partecipare al progetto, a contattare la propria associazione di categoria o direttamente il Servizio ambiente provinciale, per concordare le modalità di adesione e ricevere le eco-vaschette“.
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