Un ristorante per i poveri, ma non gestito dalla solita associazione del volontariato cattolico. L’idea è della rockstar Jon Bon Jovi, che finora ha venduto 130 milioni di dischi in tutto il mondo, e della moglie Dorothea. Insieme hanno aperto un ristorante, Soul Kitchen, a Sayreville, nel New Jersey, con una trentina di posti a tavola e una buona cucina multietnica. Non sono necessarie prenotazioni, chi arriva può sedersi fino a quando ci sono posti liberi, e al momento del conto si paga con una semplice donazione. Quello che puoi.
“I nostri clienti sono trasversali, trovi il senzatetto che mangia accato al milionario secondo il principio in base al quale tutti hanno diritto a un buon cibo, a prescindere dalle rispettive possibilità economiche” racconta la rockstar. “L’idea è stata di mia moglie ed è nata quando abbiamo visto in televisione un servizio su una catena di caffè e ristoranti organizzati secondo il concetto “paga quanto puoi”. E chi non può saldare il conto, offre in cambio tempo e manodopera“.
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Complimenti al cantante, che ha dato una lezione a tanti attori, calciatori, stilisti e starlette televisive che hanno pensato di aprire il loro ristorante. Ma per fare soldi, non per aiutare i poveri come Jon e Dorothea.
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