Mary Lembo, la suora che denuncia gli abusi sessuali dei preti in Africa

Le storie sono finite nella sua tesi di laura per il dottorando all’università Gregoriana. Con la benedizione del Vaticano, attraverso la voce dell’Osservatore Romano

abusi nella chiesa

Tutto inizia con una tesi di dottorando all’università Gregoriana. Mary Lembo, originaria del Togo, psicologa clinica, appartenente alla congregazione delle suore di Santa Caterina, ha pubblicato una vera e propria ricerca sugli abusi sessuali commessi dai preti sulle suore in Africa, dal 2014. Un documento sconvolgente.

ABUSI SESSUALI NELLA CHIESA

Centinaia di episodi, tutti ben documentati, dove spiccano, con un unico filo rosso, due connotati comuni. L’abuso del potere da parte dei preti della Chiesa cattolica, anche per il fatto di essere sempre stati protetti dalle gerarchie ecclesiastiche. E la ritrosia delle suore a uscire allo scoperto, a denunciare i violentatori. Per diversi motivi, e non solo per la paura di subire violenze morali, psicologiche e fisiche.  Ma innanzitutto per il peso psicologico del voto di obbedienza che, nel caso di una denuncia, viene sciolto.

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ABUSI SESSUALI E CHIESA

I racconti raccolti da sorella Lembo riguardano anche ragazze minorenni. Una di loro ha denunciato tutti i particolari della strana relazione con il parroco di un villaggio poverissimo in Africa. Lei era andata a trovarlo su suggerimento dei genitori che lo conoscevano bene e lo consideravano un amico fidato: la ragazza sentiva una fortissima vocazione, e aveva voglia di dedicarsi ai più poveri.

ABUSI NELLA CHIESA

Dopo il primo incontro, le richieste del parroco sono diventate incalzanti. E andavano dritte all’obiettivo: portare la ragazza in gita, e poi avere con lei una relazione stabile. Di fronte al suo rifiuto il parroco africano l’ha violentata.

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ABUSI SESSUALI COMMESSI DAI PRETI

Questa storia fa parte della ricerca sugli abusi di Mary Lembo, pubblicata appunto come tesi di dottorando, e la vera novità, grazie alla svolta di Papa Francesco, è stata il modo con il quale il suo lavoro è stato accolto. Molti consensi, nessuna censura, e un’esplicita condivisione dalle colonne dell’Osservatore Romano.

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MARY LEMBO

Dice Mary Lembo: «C’è innanzitutto la paura di parlare, in quanto gli uomini che commettono questi reati hanno potere e sono temibili. E poi c’è la sconfitta delle donne all’interno della Chiesa. Per loro la Chiesa è una madre e della propria madre non si parla mai male». Ma, ecco la novità, fino a qualche anno fa, un testo così delicato sarebbe rimasto sconosciuto e ignorato, adesso invece è sul tavolo di una Chiesa che, come ha ricordato Papa Francesco, gioca la partita della sopravvivenza proprio sui risultati della lotta senza quartiere a tutte le forme di abusi sessuali che si consumano al suo interno.

(Fonte immagine: www.la-croix.com)

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