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Cos’è
L’acalasia è una patologia che riguarda l’esofago. Di fatto, le contrazioni dell’esofago, chiamate peristalsi, non ci sono, oppure risultano compromesse. Così lo sfintere esofageo inferiore non si rilassa, e la sua pressione, quando è a riposo, aumenta. L’acalasia è una malattia rara, che può insorgere a qualsiasi età, anche se, stando alle statistiche, di solito si manifesta tra i 20 e i 60 anni.
Cause
Tanti studi sull’acalasia non sono stati ancora sufficienti a stabilire le cause scatenanti di questa malattia. Tra le più probabili restano quelle legate a fattori ereditari e alla genetica. Inoltre l’acalasia viene collegata ad alcuni virus sui quali si sta concentrando la ricerca scientifica.
Sintomi
I sintomi invece sono molto più evidenti e accertati. Tra questi i più frequenti sono:
- Disfagia
- Rigurgito alimentare, con il ritorno del cibo in bocca. Questo sintomo di solito appare durante la notte e provoca la tosse o anche delle infezioni ai bronchi oppure ai polmoni
- Pirosi
- Dolore toracico o retrosternale
- Perdita di peso
Diagnosi
L’esame più idoneo per diagnosticare l’acalasia è un’esofago-gastro-duodenoscopia. Anche una lastra dell’esofago e dello stomaco può dare indicazioni significative. A questo primo livello di indagine segue poi una manometria esofagea ad alta risoluzione, una radiografia delle prime vie digestive con mezzo di contrasto.
Cure e trattamenti
L’acalasia non è una malattia che si cura in modo definitivo, però attraverso alcuni specifici trattamenti è possibile contenerla e condurre una vita (quasi) normale. La terapia ha come obiettivo quello di ridurre la resistenza opposta dallo sfintere dell’esofago inferiore al passaggio del bolo nello stomaco. Le tecniche dei trattamenti possono essere diverse, e la scelta va fatta dal medico sulla base delle valutazioni fatte per ciascun paziente. I trattamenti più utilizzati sono la miotomia chirurgica, che viene eseguita per via laparoscopica o endoscopica, tagliando le fibre muscolari. Ancora: c’è la dilatazione pneumatica endoscopica e la dilatazione dello sfintere esofageo con un palloncino, oppure iniettando tossina botulinica.
Prevenzione
Per evitare i danni dell’acalasia e in ogni caso per ridurre i suoi effetti, anche dopo il trattamento seguito, è importante:
- Masticare bene e lentamente
- Bere molta acqua durante i pasti
- Mangiare mantenendo sempre una posizione verticale e non distesi in senso orizzontale
- Evitare di mangiare prima di andare a dormire
- Dormire con più cuscini, in modo da avere la testa eretta e favorire lo svuotamento dell’esofago per gravità
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