L’acqua in cartone non è una buona alternativa alla plastica

Questi box rappresentano una nuova tendenza negli Stati Uniti e sono fabbricati con il 75 per cento di materiale riciclabile ma producono meno benefici per l'ambiente di quanto si possa immaginare.

CONTENITORI DI CARTONE PER L’ACQUA

ACQUA IN CARTONE

La plastica è sempre più sotto scacco in America, specie per quanto riguarda gli imballaggi di prodotti alimentari, ma qualche volta si rischia di passare dalla padella brace. Come nel caso delle scatole di cartone, che vanno di gran moda negli Stati uniti come nuovi contenitori, in chiave ecologica, per l’acqua minerale. Cartone che sostituisce plastica e vetro, tra l’altro con una significativa riduzione dei costi a vantaggio dei produttori.

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CONTENITORI DI CARTONE PER L’ACQUA

Ma siamo sicuri che si tratti della soluzione giusta? In realtà i dubbi sono più di uno, ed è bene vederli da vicino. Partiamo dal presupposto che le confezioni di cartone per le bevande sono formate per circa il 76 per cento da cartone, materiale riciclabile, a differenza della plastica, e con meno impegni rispetto al vetro.

Ma il cartone, e questa è già la prima controindicazione, deriva dagli alberi, e per questo è rinnovabile a differenza della plastica, che invece deriva dal petrolio. Ma gli alberi vanno difesi, anche riducendo la loro utilizzazione a fini industriali.

BOTTIGLIE DI CARTONE

Secondo punto di debolezza nella scelta green delle confezioni cartone per l’acqua: oltre al cartone ci sono anche altri materiali, come la plastica, polietilene, e in qualche caso perfino l’alluminio. Una vera struttura a strati che rende molto più complicato di quanto si possa immaginare il riciclo. Molti di questi contenitori, infatti, pur essendo realizzati per quasi due terzi di materiale rinnovabile, hanno bisogno di una tecnologia adatta per riciclare le confezioni e separare i materiali, che spesso finiscono nella spazzatura indifferenziata senza riciclarli. Plastica e vetro, invece, non hanno bisogno di tecnologie particolari. Va detto, però, che a livello logistico sono più comodi perché possono essere spediti al centro di riempimento in formato piatto, con ben maggiore efficienza rispetto alla movimentazione di bottiglie vuote di vetro o plastica. Quindi se sicuramente hanno dalla loro dei vantaggi, per molti esperti rappresentano un grande spreco di materie prime ed energia e soprattutto, come tutti gli altri contenitori, continuano a non essere strettamente necessari considerando l’ottima qualità dell’acqua del rubinetto negli Stati Uniti come in Italia.

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