Inquinamento delle condutture e acqua del rubinetto a rischio, come se fossimo in Africa. E invece siamo nella Calabria centrale, dove 400mila abitanti rischiano grosso bevendo acqua nera, sporca e puzzolente. L’acqua arriva dall’invaso della diga dell’Alaco, un’opera pubblica costata diversi milioni di euro, e viene poi erogata attraverso la rete in 88 comuni della zona. Una volta fatta l’opera, come spesso accade nel Mezzogiorno, è saltata la manutenzione, e da qui è sorto il problema dell’inquinamento dei serbatoi.
La Procura della Repubblica di Vibo, guidata da Mario Spagnuolo, intanto ha aperto un’inchiesta per accertare cause e responsabilità di questo autentico disastro ambientale. Ma è possibile che bisogna sempre aspettare l’intervento di un magistrato per avere servizi efficienti e perfino per bere con tranquillità l’acqua del rubinetto?
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