L’Italia è un Paese ricchissimo di acque termali, con impianti anche di facile accesso e convenzionati per le terapie previste dal Servizio sanitario nazionale. Ma proprio la quantità di terme, luoghi nei quali i romani si curavano e mantenevano fede alla loro regola aurea “mens sana in corpore sano”, richiede qualche approfondimento sulle diverse caratteristiche delle acque termali, anche rispetto ai benefici che portano, e su dove si trovano in Italia secondo ciascuna tipologia. Meglio le conosciamo e più abbiamo possibilità di non sprecarle.
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Acque sulfuree
Contengono una concentrazione significativa di zolfo, generalmente sotto forma di idrogeno solforato (H₂S) e sono anche le più diffuse in Italia. Preziose per le proprietà disinfettanti (questa era la funzione dello zolfo nell’epoca romana), hanno un caratteristico odore di uova marce. Combattono le malattie della pelle, come la psoriasi (con bagni in acqua termale a temperatura tra i 34 e i 37 gradi), i disturbi a carico di orecchio, naso, gola, bronchi (si usano inalazioni, aerosol, humage, nebulizzazioni), i disturbi muscolo-scheletrici, con fanghi o bagni. Inoltre, favoriscono la circolazione, alimentano la produzione di collagene, e vengono utilizzate per i trattamenti di bellezza. Si trovano a Sirmione, Trescore Balneario, Acqui Terme, Tabiano, Saturnia, Bagno di Romagna.
Acque solfate
In questo caso l’elemento decisivo è lo ione solfato, con il quale innanzitutto si possono ottenere benefici per il fegato.E infatti le acque solfate si somministrano innanzitutto attraverso le bibite e sotto forma di fanghi e di bagni. Sono indicate per le malattie gastrointestinali e hanno proprietà utili anche per la pelle. Si trovano a Chianciano, San Pellegrino Terme e Boario.
Acque salsobromoiodiche
Ricordano molto, per le loro componenti, l’acqua del mare, con sali di sodio, bromo e iodio, in grado di garantire un’azione antibatterica, antiedemigena e immunostimolante. Le terme che hanno queste acque si frequentano per loro effetti benefici sulla pelle e sul sistema linfatico, ma anche per il trattamento di malattie respiratorie e reumatiche. Con le inalazioni e l’aerosol si curano sinusiti, riniti, bronchiti croniche. Le migliori terme con acque salsobromoiodiche sono quelle di Abano, Montegrotto, Salsomaggiore e Cervia.
Acque solfate
Ricche di ione solfato, si somministrano per bibita, ma anche sotto forma di fanghi e bagni, e si trovano a Chianciano: San Pellegrino Terme o Boario. Sono consigliate per favorire l’attività del fegato; hanno effetti benefici sulla pelle, sono indicate per malattie gastrointestinali croniche.
Acque cloruro-sodiche
Le acque clorurate sono ricche di cloruro di sodio (NaCl), il comune sale da cucina. Queste acque sono molto utilizzate nel trattamento di patologie articolari e muscolari, grazie alla loro capacità di alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Le acque clorurate sono anche indicate per trattamenti di riabilitazione fisica, come quelli post-operatori, poiché favoriscono il recupero e migliorano la mobilità articolare. Oltre a ciò, le acque clorurate sono efficaci nel trattamento di disturbi respiratori, come bronchiti e asma, poiché il sale ha proprietà antibatteriche e mucolitiche. Le terme di Ischia, nell’arcipelago omonimo, sono famose per le acque clorurate e per i benefici che apportano a chi soffre di disturbi respiratori e reumatici.
Acque ferruginose
Contengono un’alta concentrazione di ferro, un elemento fondamentale per la produzione di emoglobina. Le acque ferruginose sono suggerite in particolare in caso di anemia e stanchezza cronica e sono particolarmente indicate per chi soffre di carenza di ferro o per le persone che desiderano aumentare il loro livello di energia e vitalità. Oltre a stimolare la produzione di globuli rossi, le acque ferruginose favoriscono la circolazione sanguigna e rinforzano il sistema immunitario. Queste acque vengono utilizzate anche per trattamenti depurativi, in quanto il ferro aiuta a eliminare le tossine dal corpo. Le terme più famose in Italia con le acque ferruginose sono quelle di Acqui, in Piemonte.
Acque bicarbonate
Tra le più diffuse in natura, contengono bicarbonato di sodio (NaHCO₃), che conferisce loro una caratteristica alcalinità. Queste acque sono particolarmente indicate per chi soffre di disturbi gastrointestinali, come gastriti, acidità di stomaco e dispepsie. L’effetto terapeutico delle acque bicarbonate è dovuto alla loro capacità di equilibrare l’acidità dello stomaco, favorendo la digestione e riducendo i bruciori di stomaco. Inoltre, le acque bicarbonate sono efficaci nel trattamento di patologie metaboliche, come la gotta e l’obesità, e per ridurre la cellulite, poiché favoriscono l’eliminazione delle tossine e stimolano il metabolismo. Le più celebri sono gli impianti di Abano, Recoaro e Sangemini.
Acque con radon
Il radon è un minerale radioattivo disciolto nell’acqua a dosi infinitesimali, quindi non pericoloso e alcuni studi ne hanno certificato la valenza terapeutica. Uno studio significativo riguarda le allergie: si è visto che l’acqua termale al radon insufflata nel naso, ha effetti simili al cortisone, senza gli effetti collaterali. Le acque al radon hanno anche un’azione antidolorifica. Si trovano a Merano, Ischia, Montegrotto, Sirmione o Bormio.
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