ACQUISTO ISOLA BUDELLI –
Solo qualche giorno fa vi abbiamo raccontato della rinuncia da parte del magnate neozelandese Michael Harte all’acquisto dell’isola di Budelli, un vero e proprio paradiso naturale dell’arcipelago sardo della Maddalena.
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IL PROGETTO DI MICHAEL HARTE –
Era arrivato sull’isola presentando un progetto di valorizzazione dell’ambiente che vedeva Budelli come un osservatorio internazionale sulla biodiversità marina, un piano di lavoro che prevedeva però anche alcuni interventi strutturali del tutto incompatibili con i vincoli stabiliti per la salvaguardia dell’isola su cui è vietato qualsiasi tipo di costruzione e in cui l’unico fabbricato presente è la casetta in cui vive il guardiano.
LA RINUNCIA ALL’ISOLA DA PARTE DI MICHAEL HARTE –
Così Harte ha deciso di rinunciare all’acquisto dell’isola: non tutti sanno che Budelli è un’isola che ha sempre avuto un padrone. Prima di Harte era stata una società a gestire l’isola ma a causa dei troppi debiti accumulati, aveva deciso di abbandonare. E ora Budelli tornerà all’asta ma ha già un potenziale acquirente anzi tanti, un’intera classe, la II B della scuola media di Mosso, nel Biellese.
LA COLLETTA DEGLI STUDENTI DI MOSSO –
Basterebbero pochi centesimi per ogni studente per acquistare la meravigliosa spiaggia rosa e farla diventare l’isola dei giovani, un rifugio incontaminato, in cui non si costruisce, non ci sono né resort e né yatch. Un modo anche per evitare che questo straordinario patrimonio finisca nelle mani di un privato, come nel caso di Michael Harte.
I ragazzi hanno anche calcolato quanti soldi sarebbero necessari per far diventare “l’isola rosa” della Sardegna il rifugio dei giovani: solo 50 centesimi per ogni studente.
Gli studenti piemontesi hanno già raccolto 75 euro donando 5 centesimi per ciascuno dei 1500 abitanti del paese. L’obiettivo è ora quello di estendere la raccolta a tutti gli studenti italiani in modo da raccogliere i 3 milioni di euro necessari per vincere la prossima asta.
LA CAMPAGNA “NON SI SBUDELLI L’ITALIA” –
La campagna a cui i ragazzi della scuola media Mosso hanno dato il nome “Non si sBudelli l’Italia” presto sbarcherà anche in rete, proprio allo scopo di coinvolgere tutti gli studenti italiani a partire dagli alunni delle scuole della Sardegna.
E l’obiettivo per il futuro è quello di riuscire a coinvolgere anche gli studenti degli altri Stati che si affacciano sul Mediterraneo.
(Fonte immagine di copertina: La Stampa)
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