Patatine in busta: troppa acrilammide, sostanza “probabilmente cancerogena”

Il test su 29 marche. Tra le peggiori Carrefour, Amica Chips e San Carlo Rustica. L’esame realizzato dagli esperti della rivista Il Salvagente

dipendenza patatine fritte in busta cause 1

Patatine fritte e chips largamente bocciati. In particolare a causa dell’eccessiva presenza dell’acrilammide, un contaminante legato alla cottura del cibo e considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia Internazionale per la ricerca su Cancro “probabile cancerogeno”.

L’acrilammide è una molecole che si forma a causa dell’alta temperatura, quando gli zuccheri reagiscono chimicamente con le proteine, e in qualche modo contribuisce alla forma croccante dei prodotti: per eliminarla bisogna selezionare bene la materia prima e scegliere un tipo di cottura che consente di evitarne la concentrazione.

E invece, stando al test realizzato dalla rivista “Il Salvagente” su 29 marchi, molto noti ai consumatori, le grandi aziende del settore delle chips (che comprende le patatine ma anche altri vegetali, come le lenticchie) fanno esattamente il contrario. Da qui risultati decisamente preoccupanti per i consumatori.

Patatine con i voti peggiori

Le marche di patatine che hanno avuto i voti peggiori in seguito al test della rivista “Il Salvagente” sono:

  • Carrefour classic. Punteggio 2 e acrilammide (mcg/kg) a 730
  • Amica Chips Classica “Quelle che si vedono”. Punteggio 3,9 e acrilammide (mcg/kg) a 579
  • San Carlo Rustica. Punteggio 4,5 e acrilammide (mcg/kg) a 358
  • Crik Crok Plus Original. Punteggio 5 e acrilammide (mcg/Kg) a 303
  • Eurospin Mambo Kids Classiche. Punteggio 6 e acrilammide (mcg/Kg) a 176

Patatine con i voti migliori

Le patatine che invece hanno ottenuto i voti migliori sono:

  • Pringles Original. Punteggio 9 e acrilammide (mcg/Kg) a 20
  • Fiorentini Snick Snack “La Non Patatina Pizza”. Punteggio 8,7 e acrilammide (mcg/Kg) a 43
  • Amica Chips green Leggera con farina di piselli. Punteggio 7,9 e acrillamide (mcg/Kg) a 73

Le enormi distanze relative alla quantità di acrilammide contenuta nelle diverse marche di patatine (si passa da 20 mcg/Kg a 730 mcg/Kg) , dimostrano che, per quanto la formazione di questa molecola derivi in modo naturale dal processo industriale, è possibile comunque ridurne in modo significativo la dose. Basta volerlo.

Infine, nessuno di questi dati, anche i peggiori, contravviene la soglia, tra l’altro non vincolante, prevista dalla Commissione europea: l’acrillamide consentita deve essere al di sotto dei 750 mcg/Kg. La Commissione ha continuamente aggiornato la soglia abbassandola, ma ha sempre ceduto alle pressioni delle lobby industriali del settore, non prevedendo sanzioni e dimenticando quando affermano gli scienziati: i i danni certi causati dall’acrilammide avvengano con un’assunzione maggiore o uguale a 0,17 mcg/Kg.

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