Acufene: nasce dal nervo acustico

Il risultato di un’importante ricerca americana consente finalmente di scoprire la causa principale di una malattia molto complicata

acufene

L’acufene resta una malattia molto complicata sul piano delle terapie e della prevenzione, sconosciuta per quanto riguarda le cause, e anche molto diffusa (ne soffre una percentuale tra il 10 e il 15 per cento della popolazione mondiale). Un passo avanti importante è stato fatto grazie a uno studio di un gruppo di otorini del Massachutes Eye and Ear Infirmary, in America, guidati dal professore Stéphane Maison. Grazie a questa ricerca almeno la causa principale dell’acufene è stata finalmente individuata: tutto dipende dallo stato del nervo acustico, quello che collega la coclea, che seleziona e divide i suoni per frequenze, con il cervello. Chi soffre di acufene ha il nervo acustico danneggiato, e per questo motivo il cervello tenta di rimediare al danno aumentando la sensibilità ai suoni. Ma così provoca un rumore di fondo, un ronzio, simile a quello emesso da un altoparlante quando il suo volume è troppo alto. Da qui l’acufene. Il nervo acustico ha una funzione molto importante, in quanto serve gli organi dell’equilibrio e dell’udito. Dal punto di vista anatomico e funzionale, si compone di due parti: il nervo cocleare, dedicato all’organo dell’udito (che una volta danneggiato causa l’acufene); il nervo vestibolare, che invece è dedicato alla funzione dell’equilibrio. Ma come si danneggia il nervo acustico? Le cause più frequenti sono tre: un trauma, rumori forti, o infezioni. Il nervo può subire danni anche dalla parotite, dal morbillo e dalla scarlattina, dalle malattie vascolari.

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