Adotta un letto: i volontari che aiutano i bimbi in ospedale

In Italia come in Africa i bambini ricoverati hanno bisogno di aiuto. E di avere accanto i genitori. Per non sentirsi soli

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Ogni anno in Italia vengono ricoverati 1 milioni e 250 mila bambini. Finiscono in Pronto soccorso, oppure in reparto per qualche giorno e infine in lunga degenza. Non sono situazioni facili: i bambini hanno bisogno di particolari attenzioni, e talvolta mancano sia il personale sia le strutture adeguate. Non c’è neanche la possibilità di farli accudire dai genitori. Da qui la solita supplenza delle associazioni di volontari.

ADOTTA UN LETTO

Uno dei progetti più interessanti per supportare i bambini in ospedale si chiama Adotta un letto ed è portato avanti da Abio (Associazione bambini in ospedale), che dal 2006 è impegnata in questo settore. Attraverso una campagna di fundraising sono stati raccolti fondi per donari ai reparti pediatrici in diverse zone d’Italia letti, poltrone per genitori e parenti che accudiscono i figli ricoverati, giochi per bambini. Tutto quello che serve per rendere il clima in ospedale più accogliente, efficace e utile alla guarigione del bambino. E per non lasciarlo solo.

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LACOR HOSPITAL

Un’iniziativa simile, ma indirizzata ai bambini ricoverati negli ospedali africani, è stata presa dalla Fondazione Piero e Lucille Corti. Gli sforzi finanziari, e in termini di volontari sul campo, in questo caso vanno a sostegno delle cure al St. Mary’s Hospital Lacor, a Gulu, in Uganda. L’ospedale accoglie ogni anno 250 mila pazienti: è il più grande, non a fini di lucro, dell’Africa equatoriale. Il 25 per cento dei pazienti ricoverati sono bambini, il 55 per cento donne: il Lacor Hospital ha un budget annuale di circa 6 milioni di euro. Coperto da donazioni volontarie che arrivano da tutto il mondo, all’insegna dello slogan Adotta un letto.

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