“Verdura Superiore”: la coltivazione virtuale che mette in contatto produttore e consumatore

Il progetto dell'azienda agricola "Verdura Superiore" di Antonino Scaturro, permette a tutti i cittadini di di entrare in contatto con le migliori eccellenze del mercato agrumicolo e olivicolo.

adottare albero distanza azienda agricola verdura superiore antonino scaturro 1

ADOTTARE UN ALBERO A DISTANZA –

Antonino Scaturro è un imprenditore agricolo, oltre che commercialista e docente di economia aziendale in pensione. È lui ad aver dato vita, nel 2014, al progetto Azienda Agricola “Verdura Superiore”, che consiste nel permettere ai consumatori di adottare piante di ulivo e di arancio coltivate nella sua piccola azienda agricola.

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L’AZIENDA AGRICOLA “VERDURA SUPERIORE” DI ANTONINO SCATURRO –

Gli appezzamenti di terreno dell’azienda sono situati fra le valli dei fiumi Verdura e Magazzolo che si estendono nel comune di Ribera, un’area che ricade sotto l’egida dell’Arancia di Ribera d.o.p. La lavorazione di piante e terreni viene realizzata in armonia con l’ambiente circostante, ossia senza l’uso di qualsiasi tipo di fitofarmaco. Chiunque prenda parte al progetto partecipa virtualmente al processo di coltivazione e riceverà a casa le eccellenze ottenute dalla lavorazione delle piante.

PIANTE DI ULIVO E ARANCE COLTIVATE IN ADOZIONE –

L’obiettivo è quello di mantenere in vita una tradizione agricola familiare e permettere ai diversi “clienti-partner” di entrare in contatto con le migliori eccellenze del mercato agrumicolo e olivicolo. Il tutto a un prezzo che non è superiore rispetto ai prodotti che quotidianamente arrivano sulle nostre tavole.

Il progetto risponde alle esigenze di un consumatore residente in area metropolitana e con ridotte possibilità di un contatto diretto con il mondo agricolo, ma consapevole che i normali canali di mercato non sono in grado di offrire un buon rapporto medio qualità/prezzo. Aderendo al progetto, i consumatori avranno la possibilità di ricevere il prodotto direttamente a casa a un prezzo “basso”, grazie al meccanismo che mette in stretto contatto il consumatore con il produttore.

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Il progetto è in concorso per l’edizione 2015 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui! 

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