AEQUOREA BRASILE –
Il progetto architettonico si chiama Aequorea, è stato pensato in Brasile e se dovesse andare in porto porterebbe alla creazione di piccole isole fondate sul riciclo, in grado di ospitare fino a 20mila abitanti. Molti dei quali potrebbero essere i rifugiati ambientali, uomini e donne che fuggono dai loro paesi per effetto del surriscaldamento del Pianeta.
LEGGI ANCHE: La diga anti-plastica per il Mare del Nord
VILLAGGIO ACQUATICO AUTOSUFFICIENTE –
I progetti prevedono spazi di coworking, impianti di riciclaggio della spazzatura, alberghi, centri sportivi, un’area residenziale, spazi verde, orti urbani e serre. Le isole sono formate da edifici marini fatti in algoplast, ovvero una resistente miscela formata di alghe e plastica riciclata, della quale l’Oceano è davvero pieno.
INQUINAMENTO PLASTICA IN MARE –
Secondo i calcoli dell’Unesco ogni chilometro quadrato di mare contiene 16mila pezzi di plastica da smaltire, oltre a spazzatura e acque reflue non trattate. Un mix micidiale che ha creato una gigantesca «area morta», grande 24 volte la città di Roma, dove l’ecosistema marino è stato definitivamente distrutto e nessun organismo può continuare a vivere.
PER APPROFONDIRE: Mare pattumiera, tra qualche anno avremo più rifiuti di plastica che pesci
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.