VINCITORE DEL PREMIO NON SPRECARE 2020 CATEGORIA GIOVANI STARTUP
Da un piccolo laboratorio nel centro di Milano a un primo stabilimento di 1.500 metri quadrati, a Melzo, nella provincia del capoluogo lombardo, aperto in pieno lockdown, fino alla previsione di un grande impianto industriale da iniziare a costruire entro il 2021. In appena due anni il progetto da agricoltura davvero sostenibile di Pierluigi Giuliani e Benjamin Franchetti, due giovani imprenditori, ha preso corpo e forma. Ed è nata così Agricola Moderna (www.agricolamoderna.com), un’azienda che grazie alla tecnologia e alla ricerca è riuscita a portare in Italia una sofisticata produzione di alta qualità, a prezzi competitivi, e innanzitutto completamente priva di additivi chimici. E senza sprechi di acqua e di suolo, ma piuttosto con un rifornimento anche nelle grandi città, e non solo nei piccoli centri di campagna, di prodotti agricoli a chilometro zero.
AGRICOLA MODERNA
I due fondatori, uno con un passato nel settore alimentare e l’altro ingegnere energetico, hanno iniziato con una produzione che, per ora, prevede soprattutto insalate, come lattughino romano, spinacino giapponese, tatsoi e senape riccia (Baby Lattuga, Japanese mix e Spicy baby), ma l’obiettivo è arrivare alla coltivazione anche di diversi ortaggi. Per i due giovani imprenditori, infatti, è decisivo procedere gradualmente assicurando al consumatore un prodotto di alta qualità, sostenibile e privo di additivi chimici. Per sopperire a pesticidi e fitofarmaci nella coltivazione fuori terra, Agricola Moderna si affida fortemente alla tecnologia utilizzando delle tecniche di illuminazione in grado di accompagnare le piante in tutto il percorso della loro crescita. Al momento i prodotti della start up di agricoltura verticale sono i vendita presso alcuni punti della catena Carrefour e attraverso la piattaforma di Cortilia.
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AGRICOLTURA E SOSTENIBILITÀ
Uno dei punti di forza della coltivazione verticale è la sostenibilità. Questo sistema, spiegano i fondatori di Agricola Moderna, utilizza il 95% in meno di acqua, richiede il 98% in meno di suolo, e ha una resa per metro quadrato di 100 volte superiore rispetto all’agricoltura tradizionale. Inoltre i prodotti, non essendo esposti ai sempre più frequenti sbalzi climatici, riescono a mantenere qualità organolettiche molto elevate. Inoltre si può aggirare la stagionalità garantendo le condizioni migliori durante tutto l’anno.
COLTIVAZIONE IN VERTICALE
Agricola Moderna fornisce prodotti freschissimi grazie alla vicinanza dello stabilimento al principale mercato di riferimento: Milano. Un modello facilmente replicabile per tutte le altre grandi città italiane. Questo tipo di coltivazione, infatti, non necessità di spazi sterminati garantendo così anche un evidente risparmio energetico per quanto riguarda il trasporto dei prodotti.
VERTICAL FARMING
Questo tipo di coltivazione si avvale di telecamere iperspettrali, energie rinnovabili e speciali impianti di illuminazione che hanno il compito di ricreare h24 le condizioni migliori per la crescita delle piante. Un vero e proprio cambio di paradigma che si sta espandendo in diverse parti del mondo. Basti pensare che le stime per il 2022 sostengono che il giro di affari del vertical farming si aggirerà intorno ai 6 miliardi di euro. Una realtà, quindi, su cui si sta cominciando ad investire seriamente, proprio come hanno fatto Pierluigi Giuliani e Benjamin Franchetti, che quando sarà pronto il nuovo impianto di Agricola Moderna avranno una produzione pari a 20 volte quella attuale.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook di Agricola Moderna.
Il progetto “Agricola Moderna” è candidato al Premio Non Sprecare 2020. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
PREMIO NON SPRECARE 2020:
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