Sarà pronto entro la prossima estate, al Bioparco di Roma, il primo Museo Permanente del Crimine Ambientale realizzato grazie alla collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. Leggiamo in un articolo sul sito de La Stampa che l’obiettivo è quello di sensibilizzare il grande pubblico sul commercio illegale di fauna e flora in via d’estinzione.
Il Museo è il primo in Europa e ospiterà i reperti sequestrati a chi ha infranto la legge. Per fare alcuni esempi: avorio grezzo e lavorato, monili, souvenir, conchiglie, carapaci di tartarughe, pelli, coralli e farmaci della medicina tradizionale cinese, realizzati con parti di animali protetti e tutelati dalla Convenzione Internazionale di Washington (CITES), che regola il commercio delle specie protette. Si stima che attualmente siano conservati dal Corpo forestale dello Stato, oltre 71mila reperti. Il giro di affari, a livello internazionale, è stimato nell’ordine di 260 miliardi di euro l’anno.
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