ALBERI PER NUOVI NATI – Trasformare un obbligo di legge in un’opportunità di crescita sostenibile della città: questo l’obiettivo portato avanti attraverso la norma che stabilisce che tutti i comuni italiani con più di 15mila abitanti debbano piantare un albero per ogni nuovo bambino registrato all’anagrafe o adottato.
UN ALBERO PER OGNI BAMBINO NATO O ADOTTATO NEL COMUNE: LA LEGGE – In particolare, la legge, la n.10 del 14 gennaio 2013, che modifica quella precedente del 1992, prevede che la piantumazione debba avvenire entro 6 mesi dalla nascita o dall’adozione del bambino.
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Obiettivo principale: cercare di contrastare il consumo di suolo e la perdita di zone verdi attraverso la creazione di veri e propri boschi urbani e, allo stesso tempo, sensibilizzare al rispetto della natura.
A BARONISSI 500 ALBERI PER I NUOVI NATI – Un progetto portato avanti con grande entusiasmo a Baronissi, una cittadina in provincia di Salerno dove sono già stati piantati ben 500 nuovi alberi: uno per ogni bambino nato dal 2011 al 2013.
L’iniziativa rispetta sia l’indirizzo della normativa nazionale, sia il percorso di “forestazione urbana” avviato dagli organismi internazionali impegnati nella salvaguardia del clima e nel contenimento delle emissioni di CO2.
I genitori dei bambini hanno inoltre ricevuto una pergamena come simbolo della messa a dimora dell’albero, un gesto significativo in quanto permette ai bambini e alle bambine di avere un ricordo legato a questo momento.
A PORTO MANTOVANO L’AREA CON 140 ALBERI PER I NUOVI NATI – E anche il comune di Porto Mantovano, in provincia di Mantova, ha da poco inaugurato un’area verde in cui sono stati piantati circa 140 alberi pari ai bambini nati o adottati nel 2013. Ogni albero è contrassegnato da un’etichetta che ne descrive la tipologia e le caratteristiche e, a discrezione delle famiglie, potrà prevedere anche un’ulteriore targa con su indicato il nome del bimbo al quale è stato attribuito.
Un gesto civico e di amore per la natura importante, per sensibilizzare tutti al rispetto dell’ambiente e della natura, anche per la nostra stessa salute e per quella delle generazioni future.
LA RICERCA CHE ESAMINA GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA PERDITA DI VERDE – Come ha rivelato infatti uno studio dello U.S. Forest Service e pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine, esiste una stretta correlazione tra la perdita di verde e la mortalità delle persone.
In particolare, i ricercatori hanno esaminato i dati demografici relativi ai decessi per patologie cardiache e malattie respiratorie verificatisi in circa 1300 contee sparse in quindici stati nordamericani. Dai dati è emerso che tra le popolazioni residenti nelle zone infestate da un particolare coleottero che uccide i frassini si sono verificati circa 15mila decessi in più per malattie cardiache e 6mila in più per malattie respiratorie rispetto alle zone in cui il coleottero non è presente.
Fondamentale quindi tutelare gli alberi e le aree verdi perchè è anche dalla loro presenza che dipende la nostra salute.
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