Bertone regala uno stipendio contro il carovita

Il gesto di un imprenditore che non aspetta i bonus del governo e non chiede il permesso ai sindacati. Per mettere soldi nelle tasche dei suoi dipendenti

alberto bertone ansa 2

Non accade soltanto nelle piccole aziende, ma anche qualche grande imprenditore si sta iniziando a muovere per mettere più soldi in tasca agli operai. Di tasca propria, senza aspettare bonus e interventi del governo.

ALBERTO BERTONE REGALA UNO STPENDIO CONTRO IL CAROVITA

Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato dell’azienda Fonti di Vinadio (che tra l’altro produce l’Acqua Sant’Anna), è a capo di un gruppo che vende ogni anno un miliardo e mezzo di bottiglie di acqua minerale. Gli affari vanno bene, nonostante l’aumento dei costi energetici (da 5 a 15 milioni all’anno) e tutti i problemi legati al rifornimento e alle spese per le materie prime dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. E così Bertone ha deciso, di sua iniziativa, di regalare uno stipendio extra ai suoi dipendenti. Contro il carovita, ma innanzitutto contro il fatto che per i lavoratori dipendenti, da decenni, i soldi in busta paga sono pochi. A fronte di continui aumenti delle spese, dall’affitto per la casa alla spesa al supermercato.

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ACQUA SANT’ANNA DIPENDENTI

Il gesto di Bertone arriva dopo quello di Siro Della Flora che abbiamo raccontato nelle scorse settimane, ma qui ci sono due cose che colpiscono. Bertone, un cinquantenne molto determinato, ha preso la sua decisione senza neanche consultare il sindacato, cosa che ha fatto infuriare i rappresentanti dei lavoratori. E il 26 luglio, festa di Sant’Anna e ventiseiesimo compleanno dell’azienda, ha fatto trovare i soldi belle buste paga dei lavoratori, colti di sorpresa da questa bella decisione. Qualcuno dirà: questo è capitalismo paternalista. Chiamatelo come vi pare, ma è un capitalismo che fa una cosa utile e intelligente rispetto a salari bloccati da anni, in termini di valore reale, e prezzi in aumento. In secondo luogo, Bertone ha fatto notare un particolare che dovrebbe far riflettere. Lo stipendio in omaggio è costato all’azienda circa 700 mila euro, ma di questi soldi soltanto 400 mila sono finiti nelle tasche dei lavoratori. Vi sembra una proporzione ragionevole? No, è assurdo. Ma questo non deve diventare un alibi per altri imprenditori, speriamo tanti, che potrebbero, senza troppi problemi, imitare i Bertone e i Della Flora.

Fonte immagine di copertina: Today (Ansa/Daniel Dal Zennaro)

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