Come proteggere la fertilità

Peso regolare, niente fumo e pochi alcolici. E non rinviate troppo la decisione di avere un figlio

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L’infertilità è un problema molto diffuso. Secondo le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità una persona su sei al mondo soffre di infertilità e ciò a prescindere dalle condizioni economiche e dalle latitudini geografiche di residenza.

L’infertilità femminile riguarda circa il 15 per cento della popolazione femminile nel mondo. Si tratta di una condizione che di fatto rende molto complicata la gravidanza, e con il passare del tempo allontana la possibilità di avere un figlio in modo naturale e senza una specifica terapia. Alla nascita, la donna ha una riserva ovarica di circa 400 mila ovociti che va progressivamente a diminuire, fino a scomparire con l’arrivo della menopausa. La fertilità è a rischio per una serie di cause che comprendono fattori esterni (per l’esempio l’inquinamento) e componenti interne (innanzitutto gli stili di vita). E incide sulla fertilità anche l’eccessivo rinvio della decisione di fare un figlio.

Infertilità femminile

Quando si inizia a parlare di scarsa fertilità? Una scadenza condivisa dalla comunità scientifica internazionale prevede che si parli di infertilità dopo 12 mesi di rapporti sessuali senza protezione e senza risultati dal punto di vista della procreazione. In Italia, dove il tasso di fertilità è tra i più bassi al mondo (1,24 figli ogni donna) si calcola che ci siano un terzo di figli in meno rispetto a quelli che si desiderano. Anche perché il giorno della nascita di un figlio viene rinviato continuamente per incertezze economiche e per la paura di non riuscire a reggere l’urto dell’aumento del costo della vita. E qui entriamo nel campo delle cose da fare per proteggere la fertilità.

Cause

Alcune cause che portano all’infertilità sono ancora sconosciute, altre invece sono ormai note e rendono più praticabile una possibile terapia. Le più frequenti sono:
  • Cause uterine. Si tratta di malformazioni congenite dell’utero, fibromi o aderenze all’interno della cavità uterina. In questa categoria rientrano anche le infiammazioni della cavità uterina.
  • Tubariche e pelviche. Si riscontrano con la chiusura, o con la riduzione di attività, delle tube di Falloppio.
  • Endometriosi. Purtroppo questa è una patologia spesso asintomatica e molto frequente, in termini statistici, tra le cause di infertilità. Gruppi di cellule endometriali, che normalmente si trovano all’interno della cavità uterina, vanno altrove e riducono la fertilità della donna.
  • Cervicali. In questi casi, il muco presente nella cavità uterina impedisce il passaggio degli spermatozoi. O per carenza di estrogeni, o per fattori infettivi o anche per interventi chirurgici che hanno lesionato le ghiandole cervicali.
  • Ovulatorie e ormonali. Si tratta di una mancanza assoluta o di una irregolarità nel processo di ovulazione.

Prevenzione

A prescindere dalle cause legate da problemi fisici della donna e, in casi minori, dell’uomo, l’infertilità può essere collegata anche a stili di vita poco compatibili con una gravidanza. Eccesso di fumo e di alcol, disturbi alimentari, scarsa attività fisica, uso di droghe, sovrappeso. E anche età troppo avanzata della donna.

Non rinviare troppo la decisione di fare un figlio

Rinvia troppo la decisione di fare un figlio può portare, anche inconsciamente, verso le sabbie mobili della infertilità. E talvolta l’incertezza economica è solo un alibi per non affrontare una nuova fase della vita. L’orologio biologico cammina, e anche gli ovociti invecchiano.

Peso regolare

Il sovrappeso, tanto più l’obesità, come un peso troppo basso, tendente all’anoressia, sono due situazioni opposte che hanno in comune uno stesso risultato: non proteggono la fertilità e la mettono a rischio. Anche perché nella donna hanno un impatto negativo sul ciclo, e portano all’amenorrea, ovvero mestruazioni non regolari e talvolta molto dolorose. Nei maschi, invece, il sovrappeso riduce il numero e la qualità degli spermatozoi.

Non fumare

I danni sicuri del fumo sulla fertilità iniziano dopo le dieci sigarette al giorno, ma probabilmente anche prima. Chi vuole diventare madre dovrebbe avvertirlo come un comandamento: smettere di fumare.

Ridurre gli alcolici

Anche l’alcol, specie in dosi eccessive, è controproducente per la fertilità. Per proteggere la fertilità è opportuno non andare oltre il consumo giornaliero di 10-20 grammi di alcol. E un bicchiere di vino ne contiene, in media, circa 12. L’alcol è assolutamente sconsigliato, come il fumo, durante la gravidanza.

Infezioni

Tutte le infezioni che si trasmettono per via sessuale possono portare a non proteggere la fertilità. Anche l’uso di indumenti intimi troppo stretti o in fibre non traspiranti può causare infezioni che danneggiano la fertilità.

Calo degli spermatozoi

Il calo della quantità e della qualità degli spermatozoi è diventato un fenomeno inarrestabile che tende a consolidarsi nel corso degli anni. Sono aumentati uomini ipofertili, ovvero forniti di un numero minore di spermatozoi, meno mobili e meno capaci di riprodurre. Uno studio dell’università di Padova, su un campione di 2 mila uomini, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, ha accertato una diminuzione della fertilità degli spermatozoi pari al 30 per cento. Ancora: una ricerca pubblicata sul British Journal of Sport dimostra che gli uomini che guardano troppa televisione hanno la metà degli spermatozoi a disposizione di uomini che svolgono regolarmente attività fisica. Infine, sulla “crisi degli spermatozoi” pesa l’inquinamento, che ne riduce il numero e la qualità.

Lavande vaginali

La lavanda vaginale non ha alcuna efficacia sulla fertilità della donna. Anzi. Qualsiasi cosa che interferisca con il pH della vagina può rendere la vita difficile allo sperma, e questo vale per i lavaggi vaginali, le creme e i gel lubrificanti.

L’astinenza rafforza lo sperma

Per avere un bambino non è indispensabile un rapporto al giorno. Anche perché esagerando il numero degli spermatozoi diminuisce e di solito ci vogliono 12 giorni prima che gli spermatozoi arrivino a maturazione.

Cibi per proteggere la fertilità

Anche l’alimentazione è tra i fattori importanti che aiutano a proteggere la fertilità. Tra i cibi consigliati ci sono:

  • Pesci ricchi di acidi grassi e omega 3. Come le sardine, il salmone e il pesce azzurro.
  • Cibi che contengono acido folico.
  • Avocado e olio di semi di lino.
  • Alimenti con proteine, a partire dai legumi (innanzitutto lenticchie) e dalle verdure che hanno anche ferro.
  • Uova, noci e grani integrali per lo
  • Yogurt e formaggi che contengono calcio.
  • Cibi con vitamina C, a partire da frutta e verdura.

Vanno ridotti, per proteggere la fertilità, il caffè, il tè e le bevande gassate.

Inositolo e fertilità

Gli effetti migliori dell’inositolo, ai fini della fertilità, sono stati documentati da una ricerca, durata oltre dieci anni, guidata dal professore John E. Nestler della Virginia Commonwealth University: del suo team ha fatto parte anche l’italiano Vittorio Unfer. I risultati degli studi sono stati molto incoraggianti. Il 50 per cento delle pazienti colpite dalla Pcos, assumendo inositolo dietro la guida del medico, sono riuscite a ovulare dopo appena un mese. Una donna su due è riuscita ad avere una gravidanza spontanea. E l’88 per cento delle pazienti hanno ripristinato il loro, regolare, ciclo mestruale. Risultati straordinari, che hanno spinto diverse università nel mondo a spostare adesso la ricerca e la cura con la molecola della fertilità anche per gli uomini che non riescono ad avere figli.

Dove si trova l’inositolo

L’inositolo ha un altro grande vantaggio: non siamo vincolati ad assumerlo attraverso medicinali o integratori. A parte la produzione diretta da parte del nostro organismo, che ovviamente nel caso delle donne non fertili va stimolata, l’inositolo si trova in diversi alimenti. E precisamente: nei legumi e nei cereali. In particolare si consigliano diete a base di riso integrale, germe di grano, orzo, avena, grano saraceno. Molto importante la lecitina di soia, che si trova anche nei tuorli d’ovo. Quanto alla frutta, largo a arance, fragole e pompelmi. Tra le verdure i piselli e il cavolfiore. E per finire anche la carne, sia di bovino che di maiale, contiene significative quantità di inositolo.

Diagnosi di infertilità

La diagnosi dell’infertilità si basa su due possibilità. La prima, più semplice, riguarda il calcolo dei livelli ormonali, che può essere fatto anche durante il ciclo ormonale. La seconda, invece, è strumentale, e comprende:

  • Ecografia pelvica. Consente anche di individuare eventuali lesioni all’utero o alle zone circostanti.
  • Un semplice esame radiologico che consente di valutare eventuali patologie uterine.
  • Isterosono\solpingografia. È un’approfondita ecografia transvaginale.
  • Una tecnica endoscopica per valutare patologie nella profondità uterina.

Infertilità: donne e uomini

L’infertilità è un problema equamente distribuito tra femmine e maschi. Il 35 per cento dei casi riguarda le femmine, il 30 per cento dei casi gli uomini. Nel 20 per cento dei casi, invece, ci sono problemi epr entrambi i partner e nel 15 per cento non si conoscono le cause precise.

Esame del sangue

Uno dei problemi più delicati dello sviluppo genitale maschile riguarda la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nello scroto. Accade non di rado che si intervenga soltanto nella pubertà, ma in questo caso la fertilità è gravemente danneggiata. Un gruppo di ricercatori della Nagoya City University, in Giappone, ha indicato un test ormonale da impiegare, anziché la biopsia del testicolo, In pratica si misurano i livelli nel siero di inibina B e ormone antimulleriano, facendo poi il rapporto di entrambi con i valori dell’ormone follicolo-stimolante. Grazie a questi due parametri è possibile valutare la probabilità di una futura infertilità del bebè.

Infertilità maschile

L’infertilità maschile non va oltre il 30 per cento dei casi. E anche in questo ambito per prevenire l’infertilità è fondamentale seguire alcune regole in termini di stili di vita.
  • Non esagerare con alcool e alcolici
  • Evitare fumo e droghe
  • Avere un’alimentazione sana ed equilibrata
  • Ridurre lo stress
  • Osservare una buona e completa igiene intima
  • Non avere il telefono sempre in tasca e il computer sulle gambe
  • Fare attenzione ai fattori di inquinamento ambientale

La qualità degli spermatozoi

L’infertilità maschile nasce dalla cattiva qualità degli spermatozoi. A sua volta, quest’ultima viene influenzata dall’età dell’uomo (inizia a peggiorare dopo i 35 anni), ma anche dal suo stile di vita. L’obesità, per esempio, incide molto negativamente sulla qualità degli spermatozoi: triplica le probabilità della loro bassa concentrazione e il rischio di infertilità nell’uomo cresce del 10 per cento per ogni 9 chili di sovrapppeso.

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