Ci sono nuove speranze per migliorare la cura delle allergie alimentari e proteggere i bambini che, per questo tipo di problemi possono avere diverse reazioni, alcune molto pericolose. Orticaria, malattie cutanee, senso di soffocamento, shock anafilattico. Un gruppo di ricercatori dell’ospedale romano Bambino Gesù hanno studiato per un intero anno 65 bambini e ragazzi, fino a 18 anni, colpiti da asma e da una o più forme di allergie alimentari.
A questi pazienti è stata testato un anticorpo monoclonale e ben sei su dieci sono riusciti a sopportare maggiori quantità del cibo alla base delle loro allergie alimentari. Sono anche crollati gli episodi di shock anafilattici a danno dei 65 pazienti sottoposti alla terapia: erano 98 nell’anno precedente alla sperimentazione, sono stati soltanto 8 dopo la somministrazione dell’anticorpo monoclonale.
Al momento questo farmaco in Europa è consentito solo per il trattamento dell’asma, ma la sperimentazione dell’ospedale romano, pubblicata sulla rivista Allergy, apre nuovi orizzonti, tenendo conto che in America l’anticorpo monoclonale testato al Bambino Gesù è già stato approvato per le terapie relative alle allergie alimentari.
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