Colon irritabile: cause, rimedi e prevenzione

Bere molta acqua e poco caffè. Controllare un'eventuale intolleranza al lattosio. Tra i sintomi l'alternanza di diarrea stipsi.

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Debolezza, affaticamento, e una qualità della vita che peggiora. Il colon irritabile, molto diffuso a tutte le latitudini del mondo, porta a una condizione molto debilitante, con sintomi che vanno dall’ansia alla depressione, dall’emicrania alla fatica cronica. Che cosa significa avere un intestino irritabile? Semplicemente che alcuni cibi e bevande, come anche un certo tipo di stress, vi producono un cattivo funzionamento dell’apparato digerente. Da qui episodi di diarrea alternati con stipsi e dolori addominali al basso ventre. Soffrire di colon irritabile è un problema piuttosto comune, nulla di grave, ma certamente piuttosto fastidioso: in America viene considerata una sindrome equivalente al raffreddore. La sindrome dell’intestino irritabile colpisce circa il 10 per cento della popolazione. In particolare donne, in età tra i 20 e i 50 anni. Con la sindrome dell’intestino irritabile arrivano dolori, gonfiore e alternanza tra stitichezza e diarrea. A questi aspetti si aggiungono una continua stanchezza e senso di spossatezza.

Cause

Il colon irritabile in genere nasce da una predisposizione genetica, poi ci sono fattori ormonali e psicosociali, come l’ansia persistente. Poi ci sono le cause più collegate agli stili di vita: un’alimentazione errata o combinazioni di cibi sbagliate, una sempre maggiore incidenza di intolleranze alimentari, una situazione di ansia o depressione e stress e, infine, un’assunzione di farmaci – come gli antibiotici e antidepressivi e la pillola anticoncezionale – che possono provocare malessere intestinale. Le ultime ricerche scientifiche si sono molto concentrate sul rapporto tra i problemi psicologici e il colon irritabile. In pratica esiste uno stretto collegamento tra “il primo cervello” e il “secondo cervello” (quello intestinale) per cui molti episodi stressanti a livello psichico si riflettono sull’intestino, sulla sua funzionalità. E viceversa.

La colite è un’alterazione dell’equilibrio intestinale e del colon, che si riflette poi su tutto l’organismo. Molte volte la patologia assume un carattere cronico e colpisce il tratto intestinale finale (colon) il quale normalmente si occupa dell’assorbimento dei principi nutritivi che derivano dalla digestione. I sintomi più comuni sonosquilibri a livello intestinale, con alternanza di diarrea e stitichezza, gonfiori e dolori addominali, alitosi, meteorismo e cattiva digestione. Dopo molti anni di ricerca si è arrivati a una conclusione scientifica condivisa: l’intestino irritabile non è, come si pensava, una malattia psicosomatica. Ma dipende innanzitutto dalla dieta. e alcuni alimenti possono fermentare, produrre gas che irritano l’intestino. Per esempio: aglio, cipolle, carciofi, asparagi, mele e pere.

Sintomi

Il dolore classico del colon infiammato si concentra nella parte inferiore dell’addome. Può presentarsi sotto forma di crampi che vanno e vengono oppure in modo continuo. Generalmente il dolore diminuisce sensibilmente dopo l’evacuazione. Non a caso, nella cura farmacologica è previsto l’uso di lassativi. Altri sintomi del colon irritabile sono:

  • Gonfiore della pancia
  • Dolore all’addome
  • Difficoltà ad evacuare
  • Debolezza cronica
  • Alternanza diarrea e stipsi

Diagnosi

La diagnosi del colon infiammato si può avere per gradi e attraverso diversi strumenti.

  • La colonscopia. E’ sicuramente l’analisi più completa, preziosa, specie dopo i 50 anni, anche per verificare l’eventuale presenza di masse cancerogene.
  • Tomografia computerizzata. Di solito si arriva a questa scelta diagnostica quando il dolore è molto forte e non passa. Serve anche per escludere altre cause della patologia.
  • Esame delle feci. La sua funzione è quella di individuare batteri e parassiti che possono portare al colon irritabile.
  • Esame del sangue. Per valutare i valori dell’emocromo, sicuramente indicativi.
  • Esame delle urine. Serve per individuare possibili infezioni alle vie urinarie.

Rimedi

Per contrastare gonfiore e dolore, potete agire a livello naturale, sempre che il problema non sia grave, altrimenti valutate con il medico di fiducia una cura farmacologica adeguata. Ecco tutti i rimedi naturali.

  • Non vi agitate. C’è un rapporto molto preciso tra lo stress e l’intestino irritabile. Evitate di arrabbiarvi, perché avete il colon irritabile, creando cosi un circolo vizioso. Specialmente durante gli attacchi di mal di pancia, è importante respirare profondamente. Pensate a che cosa sta succedendo. Tenete presente che è già successo prima e che passerà. Ricordate che non state per morire: non si muore di intestino irritabile. Tutto quello che può aiutarvi a darvi una calmata vi aiuta anche a migliorare i sintomi. Potete trarre beneficio da tecniche di rilassamento come meditazione, autoipnosi o biofeedback. Se nella vostra vita lo stress è un problema serio considerate la possibilità di rivolgervi a uno psicologo. Quello che conta e trovare qualcosa che funzioni per voi.
  • Conservate un diario dello stress. Le persone con l’intestino irritabile hanno un sistema digestivo che reagisce troppo al cibo, alla tensione ed ai cambiamenti ormonali. Pensate al vostro intestino irritabile come a un barometro interno, e usatelo per aiutarvi a determinare quali sono le cose più stressanti della vostra vita. Per esempio, se vi viene mal di stomaco ogni volta che parlate con il vostro capo, prendetelo come un segnale che dovete lavorare su questo rapporto (magari parlandone col capo stesso, oppure con un amico o con un familiare, o con un terapeuta). A parte lo stress, anche alcuni cibi e alcune bevande possono scatenare un intestino irritabile, quindi è utile scrivere su un diario tutto ciò che vi crea maggiori problemi. Anche se ci sono alcuni alimenti che hanno una cattiva fama, alla fin fine ogni persona è un caso unico, diverso dall’altro.
  • Aggiungete fibra alla vostra alimentazione. Molta gente con il colon irritabile sta molto meglio semplicemente aggiungendo fibra a quel che mangia. In genere la fibra e più efficace nei soggetti che tendono alla costipazione, con feci scarse e dure, ma può essere di aiuto anche se soffrite di diarrea. La fibra migliore da aggiungere è quella di tipo non solubile: la trovate nella crusca, nei cereali integrali, nella frutta e nella verdura. Un modo facile per aumentare il consumo di fibra e ingerire semi frantumati di psillio. Si tratta di un lassativo naturale in vendita nelle farmacie e nei negozi di prodotti naturali. Diversamente dai lassativi chimici, quelli a base di psillio non inducono assuefazione e in genere sono sicuri, anche se li prendete per lunghi periodi.
  • Riducete i grassi. Ci sono moltissime ragioni per consumare meno grassi, e adesso ve ne diamo una di più.  Il grasso è lo stimolatore principale delle contrazioni intestinali. In altre parole può peggiorare i vostri disturbi. Un buon punto di partenza per eliminare i grassi dalla vostra dieta è lasciar da parte le salse pesanti, i cibi fritti e gli intingoli troppo ‘ricchi’. Alcuni soggetti con il colon irritabile sono particolarmente sensibili ai cibi che producono gas. Se fate parte di questo gruppo potete trovare sollievo evitando i campioni di flatulenza come fagioli, cavoli, cavolini di Bruxelles, broccoli, cavolfiori e cipolle.
  • Piano con la crusca. Se aggiungete fibra all’alimentazione sotto forma di crusca, fatelo gradatamente per dar tempo all’organismo di abituarvisi. Troppa fibra troppo in fretta può produrre gas. Alcuni intestini irritabili sono sensibili ai cibi insaporiti con pepe e altre spezie. Provate a mangiare cibi molto saporiti una settimana e cibi più tranquilli la settimana dopo, e osservate se la situazione cambia. I cibi acidi tendono a disturbare alcune persone con l’intestino irritabile. Anche in questo caso potete fare qualche esperimento evitando per un po’ alimenti come arance, pompelmi, pomodori e condimenti a base di aceto, per vedere se le cose migliorano.

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Dieta per il colon irritabile

Se avete la tendenza al colon irritabile, ci sono alcune precauzioni da prendere a  tavola.

  • Non mangiare la frutta a fine pasto
  • Scegliete cibi con più fibre
  • Pane e cereali integrali
  • Acqua a volontà

Dieta a basso contenuto di carboidrati

La dieta migliore per chi soffre di colon irritabile, secondo le linee guida della British Gastroenterological Society, deve essere a basso contenuto di carboidrati, assorbiti poco e male dall’intestino, e deve avere tre fasi:
  • Un periodo di rigorosa restrizione, che dura dalle 4 alle 6 settimane
  • Un periodo successo con una parziale reintroduzione di alimenti con carboidrati
  • Una terza fase con un uso di probiotici

Cibi che irritano il colon

Quando si ha una predisposizione al colon irritabile, bisogna considerarla anche nella scelta dei cibi. Quelli da evitare sono:

  • Latte, latticini e mozzarella
  • Marmellate di frutta
  • Legumi
  • Spezie e alimenti concentrati
  • Caffè e tè
  • Bibite gassate, a partire dalla coca Cola
  • Prodotti in scatola e carne conservata

Ovviamente prima di rinunciare a uno qualsiasi di questi cibi è bene consultare il medico per sapere se davvero siete nella condizione di doverlo fare.

Prevenzione

Pasti regolari. Molta acqua e poco caffè. Niente sigarette e regolare attività fisica giornaliera. Potremmo sintetizzare così le più importanti iniziative per prevenire, con i nostri stili di vita, i danni del colon irritabile.

  • Mangiate regolarmente. L’intestino irritabile può essere messo in crisi non solo da quello che mangiate, ma anche da quando lo mangiate. Se l’intestino deve digerire una grossa quantità di cibo il sistema digestivo viene iperstimolato. Quindi è meglio fare pasti più piccoli e più frequenti, piuttosto che pasti importanti molto distanti l’uno dall’altro.
  • Bevete molta acqua. Perché il vostro intestino si muova agevolmente non vi serve solo la fibra, vi servono anche i liquidi. Ne avrete più bisogno in un giorno d’agosto passato a giocare a tennis che in un giorno di dicembre passato al cinema, ma in generale dovreste bere sei-otto bicchieri di liquido al giorno. Invece un liquido di cui probabilmente potete fare a meno e il latte. Molte persone che pensano di avere il colon irritabile in realtà sono intolleranti al lattosio. In questo caso il vostro corpo ha difficoltà ad assimilare il lattosio, uno zucchero contenuto nel latte. II vostro medico più sottoporvi a un test per l’intolleranza al lattosio, oppure potete stare alla larga dai latticini per un paio di giorni e vedere come va. Nell’uno o nell’altro caso potreste scoprire che un cambiamento di dieta può liberarvi da tutti i vostri problemi intestinali.
  • Non risvegliate il problema con il caffè. Il caffè è una grossa causa dì disagi fra le persone con l’intestino irritabile. In parte il colpevole può essere la caffeina, ma forse si tratta delle resine del chicco di caffè. Potreste trovare sollievo passando al caffè decaffeinato. Se non funziona provate a eliminare completamente il caffè. Ricordatevi inoltre che alcuni alcolici sono peggio degli altri. Gli alcolici possono esacerbare il vostro problema, ma probabilmente non si tratta dell’alcol in sé. Quasi sicuramente i responsabili sono i carboidrati complessi della birra e il tannino del vino rosso. I bevitori che hanno il colon irritabile dovrebbero evitare queste bevande a qualsiasi costo.
  • Via quella sigaretta e sputate quella gomma. Molti soggetti che fumano hanno problemi intestinali. Il colpevole più probabile è la nicotina, quindi se state cercando di smettere con l’aiuto dei chewing gum alla nicotina probabilmente non noterete differenze nei vostri problemi di pancia. La gomma alla nicotina non è l’unico tipo di gomma che può darvi dei problemi. Il sorbitolo di alcuni chewing gum e caramelle non viene digerito facilmente e può peggiorare i vostri sintomi. La quantità di sorbitolo che c’è in una striscia di chewing gum o in una caramella non può farvi un gran male, ma se ve ne fate fuori una decina al giorno è meglio lasciar perdere.
  • Andate a farvi una corsa. Se il tono del corpo è buono, è buono anche il tono intestinale. L’esercizio fisico rinforza il corpo (di cui l’intestino è una parte). Aiuta a dar sollievo allo stress, e libera le endorfine che vi aiutano a tenere sotto controllo il dolore. Nell’insieme è molto probabile che un regolare programma di esercizi calmi l’intestino irritabile. Attenzione comunque a non esagerare: troppo esercizio può provocare diarrea.
  • Provate un antidolorifico. A volte un cambiamento ormonale può scatenare un intestino irritabile. Ecco perché spesso le donne hanno attacchi intestinali durante il ciclo mestruale. Medicinali a base di ibuprofen possono aiutare a inibire alcune delle scariche ormonali che sono alla radice del problema. Comunque, le pillole possono essere utili per diminuire il dolore. Se siete nel pieno di una crisi del mal di pancia la cosa migliore è sedersi o sdraiarsi , tirare un bel respiro e provare a rilassarvi. Qualcuno trova utile anche tenere sulla pancia una borsa dell’acqua calda o uno scaldino elettrico.

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