Si attaccano ai capelli, ricordano i vampiri, le leggende che li dipingono come animali pericolosi sono innumerevoli. Ma fasulle. I pipistrelli sono innocui ed è vietato per legge allontanarli dai siti di riproduzione, di sosta e di riposo. Non bisogna infatti dimenticare che sono a rischio di estinzione a causa dell’inquinamento e della distruzione dei loro habitat naturali. Ma anche dell’intolleranza umana. Fra l’altro le specie italiane, oltre 30, sono tutelate dalla normativa nazionale ed europea.
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ALLONTANARE I PIPISTRELLI
Non sono pericolosi nonostante le tante leggende che li dipingono negativamente, ma a volte possono risultare fastidiosi a causa del rumore e delle feci. Per questo vengono spesso allontanati. Ma non bisogna dimenticare che si tratta di animali a rischio di estinzione, tutelati in Italia da Leggi nazionali, e da Direttive e Convenzioni Internazionali. Quindi impariamo ad avere un po’ di pazienza. E a riscoprirne il valore.
IN CHE PERIODO CI SONO I PIPISTRELLI?
Nelle zone temperate, i pipistrelli partoriscono generalmente nella tarda-primavera ed estate, per permettere ai cuccioli di svilupparsi adeguatamente. In autunno si accoppiano e per superare la stagione invernale, entrano in una fase di torpore. Tutela Pipistrelli spiega che il metabolismo, in questa fase, rallenta così come le loro attività vitali (frequenza cardiaca e respiratoria per esempio). Ma l’ibernazione vera e propria inizia con temperature esterne sotto i 10° C. I pipistrelli adattano la propria temperatura a quella ambientale, tranne se quest’ultima scende al di sotto dello 0 ° C. In tal caso si risvegliano per cercare un altro ambiente meno freddo.
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COME MAI NON CI SONO PIÙ I PIPISTRELLI?
Nel mondo ne esistono più di 1.376 specie, 53 in Europa, ma purtroppo rientrano ormai tra gli animali in via di estinzione. In Italia ci sono ben 35 specie ma 22 sono minacciate. E la colpa è dell’uomo. A contribuire alla loro progressiva scomparsa sono in particolare:
- inquinamento;
- distruzione degli habitat naturali;
- uso dei pesticidi;
- intolleranza umana.
PERCHÈ PROTEGGERE I PIPISTRELLI?
Il Ministero della Transizione Ecologica afferma che “sono i predatori principali di un gran numero di specie di insetti e contribuiscono a tenerne sotto controllo il numero, limitando i danni arrecati da svariate specie nocive ai raccolti e ai boschi”. Non solo. I pipistrelli frugivori aiutano a disperdere i semi di piante negli habitat deserticoli, nelle foreste pluviali, accelerando il rimboschimento di aree bruciate o disboscate. E addirittura anche il guano, ovvero le loro feci, è considerato un prezioso fertilizzante, uno dei migliori al mondo.
Inoltre, come sottolinea l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), dato che riducono il numero di insetti nocivi per le coltivazioni, permettono di utilizzare meno fitofarmaci, con notevoli risparmi economici e vantaggi in termini di salute. Sono anche importanti bioindicatori perché la loro presenza indica che quell’ambiente gode di buona salute.
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DOVE SI ANNIDANO I PIPISTRELLI?
Come evidenzia il Ministero della Transizione Ecologica, i pipistrelli tendono a rintanarsi nei seguenti luoghi:
- alberi;
- intercapedini di numerosi edifici;
- ponti;
- miniere e grotte.
Alcuni di essi, come il Barbastello, si rifugiano nelle cortecce degli alberi e altre specie forestali come le nottole nei buchi scavati dai picchi. I loro rifugi estivi, dove si formano delle colonie, sono importantissimi perché qui vengono allevati i cuccioli. Quindi non vanno toccati!
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COME SI TENGONO LONTANI I PIPISTRELLI?
L’unica cosa consigliabile, se dovessero entrare in casa, consiste nell’aprire le finestre e le tende, accendendo la luce. In una decina di minuti al massimo dovrebbero uscire. Inoltre, per evitare che ne entrino ancora, è sufficiente, mantenendo la finestra aperta, tirare le tende, che fungono da barriera. Evitate assolutamente l’utilizzo di veleni, sono vietati, e non disturbateli.
PIPISTRELLI: ANIMALI PROTETTI
I pipistrelli sono animali selvatici protetti dalla legge (L. 157/1992, L. 104/2005, D.P.R. 357/1997 e 120/2003). Non si possono catturare, è vietato detenerli ma anche disturbarli e distruggere i loro rifugi. Non è possibile nemmeno allontanarli dai siti di riproduzione, di sosta e di riposo. Tutti noi dobbiamo imparare a rispettarli e proteggerli, è importante per loro ma anche per la tutela dell’ambiente.
I PIPISTRELLI TRASMETTONO MALATTIE?
La risposta è affermativa ma il rischio è minimo, secondo quanto riporta il Ministero della Transizione Ecologica. I pipistrelli possono infatti trasmettere sia la rabbia che l’istoplmasmosi. Ma se la rabbia si può prevenire con l’apposito vaccino, consigliato a chi li studia o svolge attività di recupero che prevedono un contatto costante, il rischio per tutti gli altri è basso, e comunque non superiore a quello di altre specie di mammiferi.
Mentre per quanto riguarda l’istoplasmosi, essa non viene trasmessa direttamente dai pipistrelli ma l’infezione è causata dal fungo Histoplasma capsulatum, che prolifera in presenza di accumuli di guano di uccelli e pipistrelli. La malattia si contrae inalando le spore del fungo, non si trasmette da uomo a uomo, e si può contrarre frequentando i luoghi in cui il fungo dimora. In ogni caso non è diffusa nel nostro paese e se diagnosticata correttamente si può curare. Per sicurezza, sebbene il rischio di prendere malattie a seguito di contatto con le feci e le urine sia molto basso in Europa, è meglio lavarsi le mani con acqua e sapone.
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