Più delle macchine a metano, a gas e benzina. Specie durante i mesi estivi, con l’aggravante del surriscaldamento climatico. L’asfalto è salito di molto in graduatoria tra i responsabili dell’inquinamento atmosferico, e per questo nei più importanti istituti di ricerca sui nuovi materiali si studiano continuamente valide alternative a un prodotto sempre meno sostenibile. Alternative che in diversi casi sono già state applicate con ottimi risultati.
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Quanto inquina l’asfalto
In particolare, a proposito del rapporto tra il manto stradale e l’aria avvelenata dal terribile particolato, gli studiosi di tre Università e Istituti di ricerca (Yale, Istituto di chimica Max Planck e Carnegie Mellon University) sono arrivati alla conclusione che le emissioni nocive raddoppiano quando l’asfalto raggiunge, come avviene spesso in estate, temperature tra i 40 e i 60 gradi. E mano a mano che aumenta il calore, secondo questa ricerca pubblicata su Science Advance, in modo esponenziale si moltiplicano le emissioni inquinanti. Tenendo conto che nei paesi più sviluppati, come gli Stati Uniti e la stessa Italia, le strade asfaltate sono circa il 45 per cento del totale, individuare delle soluzioni alternative è molto importante per difendere l’ambiente.
Perchè con l’asfalto si formano buche continuamente
Con il calcestruzzo e l’asfalto, quando il deflusso dell’acqua non è regolare e le piogge restano intrappolate nelle crepe, possano formarsi buche a ripetizione. Fino a rendere il manto stradale molto pericoloso. Questo rende anche molto alti costi di manutenzione delle strade, motivo per cui i lavori, spesso assegnati con la procedura del “miglior ribasso” , si concludono continuamente in modo provvisorio, e con l’uso di materiali scadenti, talvolta persino con la sabbia.
E vediamo da vicino le alternative all’asfalto più utilizzate.
Asfalto verde o asfalto ecologico
Si tratta di una variante di asfalto che incorpora materiali riciclati come plastica, gomma riciclata, per esempio quella da pneumatici, o altri rifiuti industriali. Questi materiali aiutano a ridurre la domanda di risorse naturali, migliorando al contempo la durabilità della strada.
Asfalto drenante
Le strade permeabili permettono all’acqua piovana di filtrare attraverso la superficie stradale, riducendo il deflusso e il rischio di allagamenti. Queste strade sono realizzate con materiali porosi che favoriscono il drenaggio dell’acqua, migliorando la gestione delle acque piovane e riducendo la necessità di sistemi di drenaggio complessi.
Calcestruzzo green
Il calcestruzzo ecologico è una variante del calcestruzzo tradizionale che utilizza materiali di recupero, come scarti industriali, per ridurre l’uso di cemento e migliorare la sostenibilità. Ad esempio, si possono usare ceneri volanti o scorie di acciaio per ridurre le emissioni di CO2 nella produzione di calcestruzzo.
Lavorazione a maglia
Arriva dalla Svizzera e la firmano Martin Arraigada e Saeed Abbasion dei Laboratori federali svizzeri di Scienza e tecnologia dei materiali (Empa).
In pratica, attraverso un braccio di un robot viene disposto il filo in trame elaborate e mano a mano che il disegno prende forma, si aggiungono, pressandoli, strati di pietre. Il risultato sul piano della tenuta è straordinario: un pezzo di marciapiede realizzato con questa tecnica ha sopportato un carico di mezza tonnellata, ed è rimasto immobile. Le strade lavorate a maglia, generano meno emissioni e per il filo i ricercatori hanno testato diversi ingredienti naturali, a partire dai tessuti riciclati, e anche in questa direzione i risultati sono incoraggianti.
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