Altri 300 milioni sprecati per il Ponte sullo Stretto

Altri 300 milioni di euro volano via per il Ponte sullo Stretto che non si farà mai. Nei provvedimenti presi dal governo martedì scorso compaiono, infatti, 300 milioni di euro per l’anno 2013 per fare fronte alle penale prevista dal contratto di appalto con Impregilo nel caso in cui l’opera non dovesse partire. Il paradosso […]

ponte sullo stretto

Altri 300 milioni di euro volano via per il Ponte sullo Stretto che non si farà mai. Nei provvedimenti presi dal governo martedì scorso compaiono, infatti, 300 milioni di euro per l’anno 2013 per fare fronte alle penale prevista dal contratto di appalto con Impregilo nel caso in cui l’opera non dovesse partire. Il paradosso è che la cifra viene stanziata all’interno del Fondo per lo sviluppo e la coesione sociale. Altro che sviluppo: qui siamo allo spreco puro. E non sappiamo se è finita. Al momento i conti dicono che quest’opera fantasma, dal 1969 quando è stata lanciata, finora è costata circa 500 milioni di euro, che sommati agli ultimi 300 fanno 800 milioni di euro. I calcoli della corte dei Conti sono approssimati per difetto ed è molto probabile che il Ponte, quando sarà definitivamente archiviato, non sarà costato meno di 1 miliardo di euro. Per dare un’idea sulla portata di questo spreco, che somma una serie di errori politici e amministrativi, nello stesso provvedimento del governo sono stanziati altri 300 milioni di euro per gli interventi di manutenzione straordinaria sull’intera rete delle ferrovie dello Stato. In pratica: per finanziare un’opera mai vista al Sud, come molte altre, si spende adesso l’equivalente a quanto serve per tenere in ordine l’intera infrastruttura ferroviaria del Paese.

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