Amianto: che succede quando si respira

Molto pericoloso per la salute. In Italia l'utilizzo è stato vietato dal 1992, ma si trova ancora in numerosi edifici. Causa il mesotelioma, un tumore aggressivo e molto difficile da curare. E l'Italia ha il record europeo di decessi per questa terribile malattia

amianto

L’amianto è un nome con il quale vengono indicati sei diversi minerali della classe dei silicati. In Italia la produzione, la vendita e l’uso dell’amianto sono vietati dal 1992, ma purtroppo abbiamo molti edifici, specie pubblici (come le scuole) in amianto, e ancora tanto ne viene importato da paesi dove non esiste il divieto di produzione.

Generalmente lo troviamo compatto inglobato in una matrice cementizia o in matrici di altro genere, per esempio pareti, pannelli o pavimenti. Ma esiste anche in forma friabile, che è considerata la più pericolosa.

Cos’è

Si tratta di un materiale fibroso formato da fibre minerali naturali della classe dei silicati e delle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Usato un tempo come isolante o coibente, oppure come materiale di rinforzo e supporto per manufatti sintetici, oggi è proibito dalla legge.

Decessi mesotelioma in Italia

L’Italia ha il triste primato del maggior numero di decessi a causa del mesotelioma. Eurostat ha rilevato che nel 2021 nei paesi dell’Unione europea ci sono stati 2.380 decessi a causa di questa malattia correlata all’amianto. Di questi 518 solo in Italia, decisamente più  di quelli registrati in Germania (400) e in Francia (329).

Tipi di amianto

Esistono 6 diversi tipi di amianto, i più utilizzati, secondo la Normativa Italiana, suddivisi in due classi mineralogiche:

  • la Classe del serpentino, che comprende il crisotilo (amianto bianco)
  • la Classe degli anfiboli, che include tremolite, actinolite, antofillite, amosite, crocidolite.

Perché fa male

L’amianto, anche in piccole quantità, è pericoloso per la salute perché considerato cancerogeno, come conferma il Ministero della Salute. Particolarmente dannoso è il famoso “eternit”, o fibrocemento, formato da amianto e cemento friabile, in quanto soggetto a frantumazione e danneggiamento. In questo caso sono le fibre presenti nell’aria a rappresentare un grosso pericolo perché possono facilmente depositarsi nelle vie aeree e sulle cellule polmonari, causando una serie di malattie.

Mesotelioma pleurico

Il mesotelioma pleurico è un tumore che colpisce la pleura, ovvero la membrana che riveste i polmoni e altri organi interni. Si manifesta dopo molti anni dall’esposizione all’asbesto aerodisperso, ovvero dopo 15-30 anni. Tra i sintomi della malattia si annoverano versamento pleurico recidivante che causa mancanza di fiato accompagnata da fame d’aria, astenia, dimagrimento, dolore toracico.

Malattie causate dall’amianto

Quali sono le malattie causate dall’amianto oltre al già citato mesotelioma pleurico? Eccone alcune:

  • asbestosi, una cicatrizzazione del tessuto polmonare dovuta all’inalazione di polvere di asbesto (amianto).
  • tumore dei polmoni. Può insorgere anche se l’esposizione all’asbesto è limitata e, come il mesotelioma, compare di solito dopo molti anni dalla prima esposizione.
  • patologie intestinali, meno frequenti
  • patologie della laringe, meno frequenti.

Come ridurre esposizione all’amianto

Per ridurre l’esposizione all’amianto, pericolosa anche a livelli di concentrazione ridotti, è necessario rimuoverlo e smaltirlo correttamente. La rimozione, nel caso dell’eternit o altri manufatti già esistenti, richiede l’intervento di professionisti qualificati nel rispetto di una serie di norme di prevenzione obbligatorie. La stessa cosa vale per lo smaltimento e il trattamento dei rispettivi rifiuti.

Come si elimina l’amianto

L’amianto, essendo così pericoloso, dev’essere eliminato con le dovute precauzioni da personale qualificato. La bonifica può avvenire in diverse modalità:

  • tramite rimozione, rischiosa ma efficace. Una volta rimosso da personale qualificato, l’amianto viene conferito a discariche autorizzate a trattare questo tipo di materiale, che a loro volta lo spediscono ad altre discariche per l’eliminazione in siti autorizzati.
  • incapsulamento tramite utilizzo di appositi prodotti;
  • confinamento attraverso barriere di tenuta isolanti.

Come capire se in casa c’è amianto?

Dato che l’amianto ha proprietà fonoassorbenti e termoisolanti, resiste al calore e all’usura, in passato veniva frequentemente utilizzato nella costruzione delle case, per i tetti, le tettoie o per isolare tubi delle caldaie. Ma come capire se lo abbiamo in casa?

  • Chiedendo una consulenza all’ASL o all’ARPA della propria provincia.
  • Facendo delle analisi di laboratorio di un campione dei materiali utilizzati nella costruzione, specialmente se la casa è stata realizzata prima degli anni ’90.

Alternative amianto

Esistono delle alternative? La risposta è affermativa e tra di esse si annovera il fibrocemento ecologico, provvisto di ottime proprietà seppure di durata inferiore. Ma ci sono anche altri materiali alternativi all’amianto, per esempio la lana di roccia, la lana di vetro e diversi tipi di fibre naturali e artificiali.

Mesotelioma in Italia

Nonostante sia fuori legge dal 1992, l’amianto continua a mietere vittime in Italia. I nuovi casi di mesotelioma pleurico, una neoplasia molto aggressiva e difficilmente curabile, sono circa 2mila all’anno e tendono ad aumentare. Come mai, visto il divieto di produrlo e usarlo? Il picco delle vittime, purtroppo, non è ancora stato raggiunto, in quanto il periodo di latenza tra l’esposizione all’amianto e la comparsa del tumore è di 20-40 anni. In genere la neoplasia arriva dopo i 70 anni e le categorie più a rischio sono i lavoratori dei settori navali ed edili, gli operai che lavorano nelle fabbriche di materiali isolanti, tubi e installazioni di impianti di riscaldamento, i dipendenti di aziende di meccanica automobilistica.

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