Il segreto dell’amore eterno non è necessariamente nelle parole: “Ti amo”

I coniugi Markoff sono felicemente sposati da 78anni, anche se non senza turbolenze, e sono convinti che il successo della loro relazione sia dovuto alla tolleranza e al rispetto reciproco. Due elementi che gli aiutano a “prendersi cura” l’uno dell’altro “nella buona e nella cattiva sorte”

amore eterno

AMORE ETERNO

L’amore, purtroppo, quasi mai è eterno. E spesso dura poco, troppo poco. La scienza, come al solito, è divisa e in qualche caso afferma che l’eternità di un rapporto amoroso è possibile se si riesce a trasmettere reciproca empatia. Ma più che gli studi, a contare davvero sono i fatti. E la storia di Morrie e Betty Markoff, felicemente (e non senza turbolenze) sposati da 78 anni, ci dice una cosa semplice quanto autentica: all’amore eterno si può arrivare, se con la parola eternità non intendiamo l’ultraterreno, il Dopo, ma ci limitiamo a considerare l’orizzonte della nostra vita terrena e della nostra relazione di coppia.

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COME RENDERE L’AMORE ETERNO

Dove sta il segreto della longevità amorosa di questi due coniugi centenari, uniti dal vincolo matrimoniale nel lontanissimo 1938? Rispondendo alla domanda del giornalista del Guardian i due arzilli vecchietti, molto pungenti con le loro affermazioni secche e convinte, hanno tirato fuori tutte le parole magiche del loro straordinario repertorio di coppia dell’amore eterno. Innanzitutto tolleranza e rispetto, due parole condivise dai coniugi centenari. Anche se il vero segreto è non lasciare mai che una lamentela si trasformi con il tempo in rabbia.

Le foto sono tratte dal Guardian

SEGRETI AMORE ETERNO

Eppure, sembrerà strano, Morrie non ha mai usato la parola “amore” con Betty. “Per me, questa parola – spiega il signor Markoff – può esprimere possesso, può implicare controllo e pretesa; la parola che preferisco usare al posto di amore è “prendersi cura“. Prendersi cura, ha un significato molto più profondo. Io mi prendo molto cura di mia moglie”. E se ci ragioniamo questa teoria può avere un senso: ci si innamora a vent’anni e questo sentimento con il passare del tempo può trasformarsi perdere di intensità ma non necessariamente diventare meno importante. Crescendo, infatti, secondo Morrie se non si fa strada il “prendersi cura”, che in fondo altro non è che il volere il bene dell’altro, “non si va molto lontano”. L’univa vera promessa che non bisogna tradire è la famosa formula “nella buona e nella cattiva sorte” che deve rappresentare la vera bussola di tutti i rapporti. Il resto lo fa un po’ di autoironia e la volontà di voler lottare insieme anche nei momenti meno facili. C’è da dire che, però, i coniugi Markoff sono stati fortunati, nonostante il matrimonio non sia iniziato sotto i migliori auspici. Il rabbino che li sposò, infatti, auspicò per loro un amore puro come l’oro dei loro anelli. Peccato che fossero di oro finto, motivo per il quale stavano per scoppiare a ridere durante la celebrazione. L’ignaro rabbino tutto sommato però ci aveva visto giusto.

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