Strage delle api: nasce l’anagrafe per contarle e per salvarle

Il censimento sarà fatto dai ministeri della Salute e dell’Agricoltura. In Inghilterra le api scompariranno entro il 2020. E in Italia sono dimezzate.

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ANAGRAFE DELLE API –

Per salvarle, iniziamo a contarle. Di fronte alla strage delle api finalmente il governo muove qualche passo e istituisce, con una collaborazione tra i ministeri della Salute e dell’Agricoltura, l’anagrafe delle api. Servirà a capire con precisione scientifica quante sono, perché diminuiscono e come bisogna contrastare il fenomeno della loro strage. Scelte essenziali, non solo per la nostra economia (siamo il terzo paese al mondo per produzioni legate all’apicoltura) ma per l’intero equilibrio dell’ecosistema. E per il fatto che senza api scomparirebbe un terzo del cibo che consumiamo, in particolare alcuni frutti come le mele e le arance ma anche carote e broccoli, e si estinguerebbero molte piante. Ecco perché le contromisure per salvare le api e la biodiversità che garantiscono saranno uno dei temi affrontati nel corso dell’Expo di Milano intitolata Nutrire il Pianeta.

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STRAGE DI API –

La strage delle api è un fenomeno mondiale. In Francia, per esempio, i tassi di mortalità degli insetti impollinatori negli ultimi dieci anni hanno superato il 50 per cento. In America oggi si contano circa 1 milione e mezzo di arnie rispetto ai nove milioni degli anni Venti, e i tre quarti del miele prodotto negli Stati Uniti non proviene più dalle api. Nel Regno Unito la scomparsa completa delle api è perfino prevista in calendario, con una scadenza molto ravvicinata: il 2020. E in Italia, dove in un solo anno (nel 2008) si è consumato il crollo del 40 per cento delle api, per quest’anno la produzione del miele è dimezzata con effetti negativi sui prezzi e sulla qualità: tutto per effetto della diminuzione degli insetti e anche per i continui furti di arnie.

SPOPOLAMENTO ALVEARI –

Quella che gli scienziati chiamano “la sindrome dello spopolamento degli alveari” è ormai una vera patologia del Pianeta. E le cause non sono sempre le stesse (questo è il motivo fondamentale che giustifica la nascita di un anagrafe), ma spesso si ripresentano. La prima riguarda l’uso troppo diffuso e generalizzato dei pesticidi in agricoltura. Poi c’è la malnutrizione degli insetti, che così vivono meno tempo, dovuta sempre all’uso di prodotti chimici nelle coltivazioni. Terzo fattore: il cambiamento climatico, devastante per le api. E infine non è da sottovalutare l’inquinamento elettromagnetico. Dunque, la scomparsa delle api è sempre più una minaccia globale che va affrontata con risposte globali.

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