ANDREA VALENTE –
Tutti lo ricordano con affetto per la buffa pecorella nera da lui inventata, tenera ma caratteriale, che ha popolato astucci e diari dei bambini anni ’90, ma Andrea Valente oltre che disegnatore è anche uno scrittore affermato nonchè un animo non sprecone. Il suo ultimo libro si intitola “Un elefante sotto il letto”, e una delle sue ultime fatiche artistiche riguarda proprio l’insegnamento del Non spreco ai bambini. Valente ha infatti prestato la sua creatività ad Ambarabà Ricicloclò, ideato e realizzato dalla rivista Andersen, il mensile italiano di informazione sui libri per ragazzi e la cultura dell’infanzia. Si tratta di un progetto nato per far riflettere i bambini sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi in acciaio: giunto alla sua seconda edizione, ha proposto come sfida per i bambini quella di comporre rime giocose ispirate al riciclo di barattoli, scatolette, tappi, fusti e bombolette d’acciaio. I piccoli studenti di tutta Italia hanno dovuto comporre un limerick, e cioè un breve e divertente componimento in rima.
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Una giuria di esperti ha selezionati le dieci migliori composizioni che sono poi state illustrate da Andrea Valente su tavole serigrafate su lastre d’acciaio. Le opere saranno in mostra a Milano alla Scuola Europa in viale Majno 39 fino al 4 marzo. L’ingresso è gratuito (in orario 16-17.30 (dal lunedì al venerdì) e sabato, dalle 9 alle 12).
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ANDREA VALENTE PECORA NERA –
Il papà della Pecora Nera (inventata nel 1995 per scherzo su un biglietto di auguri), sotto la matassa di capelli da creativo ha un animo non sprecone: come lo esplicita?
“Essendo nato in Alto Adige, sono sempre stato abituato ad avere un occhio di riuguardo per la natura. Sono green nei trasporti: ho una macchina ibrida, metà elettrica e metà a benzina. Con la mia compagna poi, predico il verbo della spesa a volume zero: se entra un paio di scarpe, deve uscire un paio di scarpe da casa. Devo dire che non sempre vengo ascoltato. Quello che mi dispiace di più sprecare in assoluto è il tempo: quello perso è utile perchè è lì che si crea, quello sprecato mi pareva meglio perderlo”.
Quali sono i peccati di spreco che commette?
“Dunque, non posso sprecare acqua perchè la mia compagna è fissata e poi mi sgrida… però ammetto di non usare mai la bici e poco il treno: preferisco i comodi trasporti in macchina. Poi amo possedere i libri: non li prendo in biblioteca, voglio tenerli in casa!”
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