Un bambino, uno spirito puro che porta avanti una tradizione antichissima a Luzzara, nella bassa reggiana. E’ la storia di Flippo, un ragazzo cresciuto con una passione insolita, da quando aveva appena 11 anni: suonare le campane del paese. Una passione tramandatagli dal bisnonno Nello, anche se purtroppo Filippo non lo ha potuto conoscere.
Nello, il bisnonno di Filippo, è stato campanaro del paese dal 1947 sino al 1980, quando è arrivata l’elettrificazione, raccontava sempre che le campane annunciavano la messe, ma servivano anche a svegliare le persone con il suono dell’Ave Maria, e a comunicare le previsione meteo con i colpi alle campane. Tre se arrivava la pioggia, quattro per la nev. Inoltre ogni suonata fuori dall’ordinario era riconoscibile e significava qualcosa: un decesso, una nascita, un pericolo, un nuovo vescovo, persino l’elezione del Papa.
Il piccolo Filippo ha iniziato a suonare le campane prima ancora di andare a scuola, e oggi grazie a lui è stato possibile non sprecare e salvare una tradizione così originale e identitaria di un’intera comunità.
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