Antonio Pisani è nato e cresciuto a Oslo, e fu il suo avo Matteo a emigrare in Norvegia nel 1821, lasciando la casa di famiglia a San Cassiano di Controne, un piccolo borgo a 490 metri sul livello del mare, tra le montagne a nord di Lucca. Negli ultimi anni la vita di Antonio, un professionista del settore del marketing e delle pubbliche relazioni, non è stata facile. Il Covid-19, il divorzio, un grave incidente con una frattura del cranio e due pesanti emorragie: tutto insieme, come una valanga. Ma le complicazioni lo hanno reso più forte, senza deprimerlo, e così è riuscito a non sprecare la sua vita, costruendo le premesse per una ripartenza.
Prima ha raccolto documenti, testimonianze, e anche racconti orali, grazie alla collaborazione di don Franco, il parroco locale, sulla storia di San Cassiano di Controne e della sua famiglia, e poi ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Ha acquistato la vecchia casa di famiglia, identificata con il nome della proprietà, La Pantera, ridotta a un rudere, e ha iniziato a ristrutturarla, con l’idea di trasferirsi a San Cassiano di Controne, lasciando la Norvegia, per iniziare una nuova vita e una nuova attività in grado anche di rilanciare il borgo.
Antonio è talmente convinto di farcela che ha deciso di documentare e aggiornare la sua storia attraverso Youtube, da dove ci tiene a informare tutti che <nella vita non bisogna mai arrendersi, perché c’è sempre un sogno da sognare.
Leggi anche:
- Pentadattilo: il borgo calabrese che rinasce grazie ai volontari
- Ollolai: il borgo che torna a vivere con case a 1 euro e smart working
- Riccardo lascia la fabbrica e va a vivere in un borgo di 188 abitanti. Per la gioia di stare in montagna
- Rasiglia, il borgo rinato grazie al turismo
Foto Apertura di Pavel Danilyuk via Pexels
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.