Un’app di quattro ventenni controlla Il battito cardiaco 24 ore su 24

Si chiama HearthWatch, si applica a un qualsiasi cellulare e si installa al polso come un bracciale. Registra il battito senza interruzioni e segnala un’eventuale caso di emergenza a cinque persone registrate.

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APP PER CONTROLLARE IL BATTITO CARDIACO –

Un’applicazione per tenere sotto monitoraggio 24 ore su 24 le eventuali aritmie del cuore per non sprecare la salute e consentire, se necessario, l’intervento del medico prima sia troppo tardi. L’app salvacuore , con il controllo quotidiano dei battiti, si chiama HeartWatch, si applica a un qualsiasi cellulare, ed è stata inventata da quattro studenti ventenni del Politecnico di Milano.

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HEARTWATCH APP –

Racconta Guido Magrin, il principale inventore del gruppo: «L’idea mi è venuta pensando ai problemi della mia famiglia. Mio nonno soffriva di aritmie cardiache che poi hanno causato la sua morte, e mia madre ha problemi simili. Mi sono chiesto come aiutarli, e da questa domanda è nata l’applicazione».

HearthWatch, disponibile sia per Apple che su Android, ha il seguente meccanismo di funzionamento. Un piccolo dispositivo viene installato al polso, agganciato a un qualsiasi bracciale, e le eventuali aritmie rilevate vengono poi classificate sulla base del grado di rischio: lieve, cioè non preoccupante ma comunque da controllare con il medico; medio, che si traduce in un’immediata visita cardiologica; alto, e in questo caso l’applicazione notifica via sms  la propria posizione a cinque persone con il suo geolocalizzatore.

APP PER BATTITO CARDIACO –

In pratica, con HearthWatch è possibile intervenire in modo appropriato anche nei casi più urgenti e in ogni caso di ottengono dati preziosi, per la diagnosi e la relativa terapia, perché raccolti in un arco di tempo significativo, appunto le 24 ore. E se anche il paziente viene ricoverato in un pronto soccorso, grazie all’app dei quattro giovanissimi i medici possono valutare i rischi e gli interventi in tempi rapidi. Le categorie di persone interessate sono tre: quelli che hanno ricevuto una diagnosi di aritmia cardiaca, chi è interessato a tenere sotto controllo la propria frequenza, e quanti non possono più assumere farmaci contro l’aritmia e restano esposti ai rischi.

Il progetto è in concorso per l’edizione 2015 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui! 

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