Avete mai sentito parlare del caffè sospeso? Come molti sapranno, si tratta di una tradizione partenopea che prevede il pagamento di una tazzina di caffè a beneficio di uno sconosciuto. Ed è proprio questa usanza tutta napoletana, ormai diffusa anche in altre città, ad aver ispirato Giandonato e Pierluca Salvia nell’ideazione di un’innovativa app chiamata Tucum. Grazie alla quale l’economia di Treia, comune in provincia di Macerata, è diventata a misura di persone. Il sistema è semplice: anziché donare un caffè al bar, chiunque può fare una piccola donazione tramite l’app.
APP TUCUM TREIA
Grazie a Giandonato e Pierluca Savia, con la collaborazione della Caritas cittadina, Treia è diventato un comune solidale, dove l’economia non penalizza le persone ma le aiuta, perché pensata in un’ottica di bene comune. Treia ha infatti aderito a questo progetto innovativo nel tentativo di supportare i cittadini più bisognosi. E tramite l’app Tucum ci sta riuscendo. Tanto da diventare un vero e proprio laboratorio di solidarietà che contribuisce a diffondere un nuovo modo di stare al mondo e di fare economia. A beneficio delle persone in difficoltà e a discapito della malavita.
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APP TUCUM: COME FUNZIONA
L’app Tucum, il cui nome è quello di un anello in legno del Brasile usato dagli schiavi durante la colonizzazione portoghese in segno di fratellanza nella schiavitù, permette di fare donazioni digitali tramite carta di credito o prepagata. Semplicemente scaricandola, registrandosi e procedendo in pochi click con la donazione alla voce “Sostieni un fondo sospeso”. Quest’ultima arriva alla Caritas locale per essere destinata tramite delle apposite tessere alle persone bisognose.
Le tessere a tecnologia NFC contengono dei crediti che consentono il ritiro di prodotti e servizi presso le attività commerciali partner di Treia, convenzionate su Tucum. In questo modo chiunque si trovi in difficoltà economica, può usufruire della tessera per fare la spesa o altri acquisti, dai medicinali alle visite mediche. Inoltre viene incentivato a fare a sua volta una piccola donazione di 2 euro mensili.
Ma Treia non è l’unico comune in Italia ad aver deciso di sperimentare Tucum, diversi negozi della Puglia e della Sicilia hanno a loro volta aderito. E la speranza è che sempre più realtà prendano esempio.
NEGOZI SOLIDALI IN GIRO PER L’ITALIA:
- A Imola, l’Emporio solidale Non Sprechi: la spesa si fa a punti e non esiste denaro
- Compri tutto, e non paghi. La rete dei negozi solidali che aiutano i consumatori poveri. Anche con lo scambio prodotti-servizi (foto)
- Abito qui, a Roma la boutique solidale di Caritas per aiutare chi è in difficoltà
- A Pordenone la “Cartoleria solidale” per aiutare gli studenti in difficoltà
- Emporio Rimini, il supermercato solidale dove non serve denaro per fare la spesa
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