ARMADI PER SENZATETTO
Un armadietto per non farti sentire un escluso, un ultimo, un rifiuto della società. Un armadietto per accompagnarti verso la normalità. Siamo a Lisbona, una città molto colpita dall’uragano della Grande Crisi, dove è nato un progetto capillare di «armadietti solidali», destinati ai senzatetto che così possono tenere le loro cose in modo sicuro e dignitoso. Laddove in alcuni casi vanno perfino a fuoco. Gli armadietti sono stati installati in 6 punti della città, ma a regime diventeranno 72 in tutta Lisbona.
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Così Jorge, Joao, Manuel, Maria José, hanno potuto ricevere il loro box (il colore è giallo), che il comune ha fatto finanziare da alcune aziende private come Portugal Telecom e Tecnifar, e finora sono quasi 5 mila i cittadini portoghesi assistiti con lo strumento del mobiletto.
Al centro del progetto c’è l’ACA, un’organizzazione no-profit fondata nel 2007 il cui motto è Perché quando parliamo siamo più umani. E proprio attraverso il dialogo diretto con alcuni senzatetto, Duarte Paiva, coordinatore generale di ACA, ha avuto l’idea degli armadietti solidali (Cacifos Solidários). «Il principale problema di questi uomini e di queste donne era l’impossibilità di conservare i loro oggetti. E questo aumentava la loro precarietà, e il loro disagio esistenziale. E da qui siamo partiti… » racconta Paiva.
ARMADI PER SENZATETTO LISBONA
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Ogni persona ha un armadietto con la sua chiave ed è responsabile della sua roba. Non solo. Dovendo metterla in un armadietto, questo ha spinto diversi senzatetto a eliminare cose superflue. «Prima avevo circa 100 chili di roba, che mi trascinavo da un posto all’altro. Adesso sono meno di 40, tutti sistemati nel mio armadietto, che utilizzo anche come indirizzo postale» racconta Carlos. E infatti gli armadietti solidali offrono anche questo vantaggio: un luogo fisico dove il senzatetto diventa raggiungibile per qualsiasi comunicazione.
Il progetto di Lisbona, unico al mondo, ha già suscitato interesse negli Stati Uniti e in Australia, come spiega Bella Burgemeister, sostenitrice di Cacifos Solidários: “Ciao, mi chiamo Bella, ho 12 anni e vengo da Bunbury, nell’Australia occidentale. Vorrei ringraziare l’Associação Conversa Amiga per l’idea dell’armadietto. Dopo aver passato 11 mesi a fare campagne nella mia città per gli armadietti destinati ai senzatetto ho ottenuto l’approvazione del progetto da parte del Consiglio comunale per 30.000 dollari”.
Infine, è possibile sponsorizzare mensilmente gli armadietti diventandone padrino/madrina: con €12 al mese (40 cent. al giorno) si supporta la continuità e la qualità del progetto e si potrebbe ottenere il raggiungimento di molte più persone.
(Tutte le immagini sono tratte dalla pagina Facebook di Associação Conversa Amiga)
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