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AROMATERAPIA
Se un tempo l’impiego curativo di essenze era strettamente legato alla magia, oggigiorno piante e aromi vengono considerati preziosi alleati del benessere psicofisico anche dalla scienza erboristica. E l’aromaterapia ne sfrutta l’essenza più pura, vale a dire gli oli essenziali, per favorire la salute di mente e corpo. Si tratta di una medicina alternativa, di una pratica olistica ormai ampiamente diffusa facente parte della più ampia fitoterapia, disciplina che impiega le piante medicinali a scopo curativo. Qui, però, i protagonisti assoluti sono gli oli, le loro innumerevoli proprietà e i loro profumi penetranti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa pratica dalle antiche origini.
ORIGINI E STORIA
L’aromaterapia è una pratica olistica che ricorre agli oli essenziali ricavati dalle piante a scopi terapeutici. Perché proprio gli oli essenziali? Perché vengono considerati “l’anima della pianta”, la sua essenza più pura. Senza considerare che sono altamente volatili, a differenza dei normali oli, in grado di raggiungere “il naso” più facilmente.
Le origini sono antiche. I taoisti cinesi affermavano che gli spiriti elementari si nutrissero solo di fragranze, gli alchimisti si circondavano di profumi particolari, in India già 5.000 anni fa si faceva impiego di incensi profumati, i popoli precolombiani portavano al collo contenitori con oli aromatici o polveri di fiori. Anche gli antichi Egizi utilizzavano le piante a fini curativi oltre che magici, e i Greci attribuivano ai profumi origini divine.
Tuttavia, per come la conosciamo oggi, l’aromaterapia nasce negli anni ’30 del 900 grazie al chimico francese Rene-Maurice Gattefossé. Fu lui ad accorgersi degli effetti curativi degli oli essenziali che, a suo tempo, utilizzava per produrre cosmetici. Dopo essere rimasto gravemente ustionato e aver testato vari metodi inefficaci, applicò sulle ferite infette dell’olio essenziale di lavanda, che si dimostrò altamente curativo per via delle sue proprietà antisettiche.
Gattefossé decise quindi di approfondire le proprietà degli oli essenziali e scoprì che potevano essere impiegati per trattare diverse patologie. Nel 1937 pubblicò il libro “Aromaterapia” dedicato agli oli terapeutici essenziali. Successivamente, nel 1964, Jean Valnet pubblicò un altro libro a tema, “Aromatherapie”, e l’interesse per questa disciplina si diffuse sempre più ampiamente.
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BENEFICI
L’aromaterapia favorisce il benessere fisico e mentale ricorrendo agli oli essenziali dalle innumerevoli proprietà. Lenitive, balsamiche, battericide, calmanti, antinfiammatorie, tanto per citarne alcune. Oli che possono essere utilizzati in varie modalità, applicandoli sulla pelle per eseguire massaggi, diffondendone gli aromi nell’aria o talvolta per via orale. E che si utilizzano per trattare una vasta gamma di disturbi, dalle infezioni cutanee ai problemi delle vie respiratorie, dal gonfiore addominale ai crampi fino ai disturbi dell’umore.
Attraverso l’olfatto le molecole odorose giungono, sotto forma di stimoli neuronali, direttamente al cervello e producono una reazione in grado di influenzare positivamente anche gli stati d’animo. Sulla base dell’essenza selezionata, si può ottenere uno stato di rilassamento, un senso di calma e di relax, oppure vitalità e stimolazione dell’attività cerebrale.
OLI UTILIZZATI
Ne esistono per ogni esigenza, utilizzabili singolarmente o mescolati per ottenere miscele. Suffumigi di eucalipto e pino calmano la tosse agendo sulle vie respiratorie, rafforzando al tempo stesso il sistema immunitario. Pino e lavanda, noti per le proprietà calmanti, vengono spesso impiegati in caso di febbre e influenze. La mente peperita, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, aiuta a combattere il mal di testa. Il basilico rilassa, la salvia calma la tosse se causata da allergie.
Gelsomino, rosmarino, salvia vengono utilizzati in caso di irritazioni cutanee grazie alle loro proprietà antisettiche e cicatrizzanti. Eucalipto e mente piperita sono ottimi repellenti contro gli insetti e per le punture, lavanda e camomilla dal potere lenitivo si rivelano preziose alleate.
Limone e pompelmo sono gli oli essenziali più consigliati per chi soffre di acne, perché gli agrumi purificano la pelle. Ginepro e geranio, depurativo il primo, decongestionante il secondo, aiutano contro la cellulite. I capelli si rigenerano con applicazioni di lavanda, geranio, limone. Il tono muscolare migliora grazie agli oli essenziali di pompelmo. La salvia disintossica, la cannella è alleata contro le infezioni intestinali.
Il timo rosso favorisce la concentrazione, il sandalo rigenera dal punto di vista energetico, la melissa regola la pressione e migliora la circolazione del sangue. Sandalo, geranio e bergamotto vengono anche consigliati contro la depressione perché equilibranti. Mentre pediluvi di lavanda aiutano a superare la stanchezza. La rosa, come la camomilla, è utilizzata per le sue proprietà calmanti.
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COME SI UTILIZZANO
Gli oli essenziali si utilizzano in diverse modalità, generalmente diluiti in solventi appositi, come oli vegetali e alcol, in modo da ridurne le eventuali reazioni avverse. Si tratta infatti di prodotti potenzialmente tossici in quanto altamente concentrati. È l’aromaterapeuta a valutare di volta in volta il grado di diluizione, a seconda del tipo di applicazione di cui intende avvalersi.
La prima tipologia di utilizzo è la diffusione dell’olio nell’aria tramite diffusori per aromaterapia. In alternativa è possibile versare qualche goccia di olio essenziale nell’acqua in ebollizione, lasciando che l’aroma si diffonda nell’aria. Talvolta gli oli essenziali vengono utilizzati per preparare incensi, spesso sotto forma di bastoncini, che una volta accesi sprigionano lentamente il loro profumo.
Altro tipo di applicazione è quella topica, utilizzata specialmente per alleviare infiammazioni e dolori. In questo caso l’olio essenziale viene diluito in olio vegetale o abbinato a una crema, in proporzioni che variano a seconda delle esigenze. In media si utilizzano 3-5 gocce per 50 ml di olio o crema. In casi specifici, come nel trattamento di punture di insetto, l’olio essenziale può essere applicato puro, ma soltanto una goccia. Evitando comunque il fai da te.
Terzo impiego l’utilizzo nell’acqua del bagno, dov’è possibile aggiungere qualche goccia di olio essenziale per sfruttarne le proprietà. Gli oli più utilizzati in questo ambito sono quelli rilassanti e tonificanti. Infine c’è l’aromaterapia per via orale che sfrutta gli oli essenziali per preparare collutori utili contro mal di gola, gengiviti, afte e disturbi simili. Prodotti che non vanno mai preparati in autonomia, ma solo avvalendosi del consulto di un esperto, perché potenzialmente tossici.
Ulteriori modalità di impiego degli oli essenziali in aromaterapia sono pediluvi rilassanti, maschere, fanghi rigeneranti.
AROMATERAPIA IN CASA
In casa gli aromi degli oli essenziali si possono diffondere in vari modi. Per esempio ricorrendo ai bastoncini profumati che potete personalizzare aggiungendo qualche goccia dell’olio preferito. Anche le candele si possono aromatizzare nello stesso modo: basta accenderle, aspettare che la cera si sciolga, spegnerle e versare 1-2 gocce di olio essenziale direttamente nella cera. Attenzione a spegnerle prima di aggiungere l’olio che, a contatto con la fiamma, può diventare pericoloso.
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Per sfruttare le proprietà terapeutiche degli oli essenziali in camera da letto, versate 1-2 gocce di olio essenziale sulla parte interna della federa del cuscino. Utili anche i diffusori in terracotta per diffondere gli aromi nelle diverse stanze o in alternativa le lampade in ceramica, che sono anche decorative. E nella stagione invernale perché non versare qualche goccia direttamente sui termosifoni.
Se amate profumare gli armadi con del pot-pourri, l’ideale è aromatizzarlo con qualche goccia di olio essenziale. Potete persino impregnare gli appendiabiti o dei semplici pezzetti di carta, che vanno distribuiti nei cassetti, beneficiando così delle proprietà aromatiche degli oli utilizzati.
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